"Veronica, tre ore sotto i ferri ma continua a chiedere di lui"

Il racconto del fratello della ragazza accoltellata a Monza

La coppia di fidanzatini in un momento di gioia

La coppia di fidanzatini in un momento di gioia

Monza, 13 agosto 2017 - "In una relazione complicata con Vera Rodi". Così annuncia sul proprio profilo Facebook Roberto Ruvolo, il ragazzo di 21 anni che l’altra notte ha accoltellato alla testa la sua fidanzatina dopo una furiosa lite in via Poliziano 9Meccanico in una ditta di Roncello, ora medita in una cella del carcere di Monza. La sua fidanzata, Veronica detta “Vera” Rodi, 23 anni, è in ospedale al San Gerardo. Prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita. "L’hanno tenuta sotto i ferri per tre ore ma dovrebbe farcela. Dorme sempre, ma ogni volta che si sveglia, anche solo per 5 minuti, chiede sempre del “suo amore”... è innamorata persa": il fratello più giovane di Veronica, 17 anni, è preoccupato, e anche un po’ arrabbiato con quel ragazzo che ha rischiato di uccidere sua sorella.

"In casa siamo sette fratelli - racconta - io e Veronica siamo i più giovani: viviamo anche noi a Cantalupo". Eppure si preoccupa anche per quel ragazzo, finito in galera con l’accusa, ancora da formalizzare nell’udienza di convalida dell’arresto prevista per lunedì, di tentato omicidio. E di resistenza a pubblico ufficiale, visto che quando i carabinieri lo hanno trovato steso sul pianerottolo assieme alla sua fidanzata ferita, Roberto si è alzato di scatto e ha tentato di aggredire anche loro. I due ragazzi stavano insieme da poco, dall’8 luglio. Poi quando ad agosto la casa si è liberata, visto che la mamma di Roberto è andata in ferie, i due fidanzatini hanno deciso di andarci a convivere. Con loro ci era andato in questi giorni anche papà Filippo Ruvolo, separato ormai da tempo, "sono invalido al 100 per 100" dice lui. E l’altra notte? "Dormivo - dice Filippo -, non ho sentito niente. Avevamo mangiato assieme, Veronica aveva fatto l’amatriciana e ci eravamo bevuti una bottiglia di prosecchino".

E poi? "Non so perché hanno litigato, so che quando mi sono alzato ho visto mio figlio che prendeva un coltello e correva dietro a Veronica sulle scale... Poi sono arrivati i carabinieri", c’è stata una colluttazione, "e sono finito a terra pure io. Vede? La stanza da letto è ancora sottosopra, i carabinieri mi hanno detto di lasciarla così, mi hanno interrogato per ore". Filippo Ruvolo tenta poi di appellarsi anche al fratello della ragazza accoltellata: "Bisogna convincere quei due ragazzi a stare lontani".  Non sarà facile. Basta farsi un giro sul profilo Facebook dei due giovani per capirlo: "Siamo due disastri talmente grandi che solo insieme possiamo salvarci" scrive lei. E poi cuoricini, abbracci, promesse di amore, accenni a una relazione a tratti burrascosa. Troppo.