Quartiere Aler sorvegliato speciale contro occupazioni, vandali e spaccio

Nelle quattro palazzine di via Poliziano verrà installato un sistema di telecamere a circuito chiuso negli ingressi e spazi comuni collegata alla Polizia locale, la rete sarà poi estesa alle case comunali

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di Marco Galvani

Quartiere Aler sorvegliato speciale contro le occupazioni abusive, le discariche abusive, i vandalismi sulle auto e lo spaccio di droga. Operazione sicurezza di Aler nelle quattro palazzine di via Poliziano dove vivono 118 famiglie. Insieme con il Comune e grazie a un finanziamento regionale di 60mila euro (a cui Aler aggiungerà altri 30mila euro) verrà installato un sistema di telecamere a circuito chiuso che controlleranno 24 ore su 24 i cortili interni, gli spazi comuni e la zona di ingresso, in corrispondenza del cancello.

Una rete di videosorveglianza che sarà collegata direttamente alla centrale della polizia locale e al sistema di telecamere che già controlla la città. Un primo passo che, nelle intenzioni del sindaco Dario Allevi, del vice Simone Villa e del presidente provinciale di Aler Giorgio Bonassoli "vorremo estendere in tutte le case comunali. In Brianza si tratta di un patrimonio di circa 4.800 alloggi (di cui oltre mille nella sola città di Monza) di proprietà o gestiti per conto delle amministrazioni comunali.

Come ad esempio i 300 appartamenti che sono usciti dal patrimonio in carico al municipio e sono passati ad Aler nell’ambito di un piano di rigenerazione urbana (da oltre 14 milioni di euro) e di singole ristrutturazioni. Si tratta di appartamenti in 12 condomini misti - ovvero dove ci sono anche alloggi ‘pubblici’ che, in passato, sono stati venduti ai privati - di via Buonarroti, Correggio, De Gasperi, Filzi, Nievo, Della Robbia e Pellegrini, nei quali le assemblee condominiali hanno deliberato lavori che al Comune verrebbero a costare una decina di milioni di euro.

Un impegno difficile da sostenere, a differenza di Aler che, invece, può beneficiare del bonus del 110% sulle ristrutturazioni. E così almeno per i prossimi tre anni Aler "eredita" una parte della case comunali. Strada, peraltro, già percorsa con un’altra dozzina di Comuni brianzoli tra cui Vimercate, Concorezzo e Lesmo, e altri 50 nelle province di Como e Varese. La novità monzese, in particolare, è il piano che coinvolgerà le il patrimonio edilizio di via Bramante da Urbino, nel quartiere di San Donato. Palazzi che risalgono agli anni Ottanta e che avevano un disperato bisogno di ammodernamento.

E così, i 96 alloggi nei due edifici di via Bramante 37 beneficeranno di un miglioramento energetico, mentre la parte centrale della struttura al civico 45 – composta da 56 appartamenti – sarà sottoposta a un recupero imponente con la redistribuzione interna degli alloggi, da 2 a 4 locali per un totale di 3.900 metri quadrati.

Mentre in una porzione dell’area verde che si affaccia su via Monsignor Rigamonti verrà costruito un nuovo edificio di 4 piani a emissioni zero (i cosiddetti edifici N-Zeb - Nearly Zero Energy Building - con un nullo fabbisogno energetico grazie a buone prestazioni termiche con l’utilizzo di fonti rinnovabili e tecnologie impiantistiche efficienti) per ospitare temporaneamente 28 famiglie degli appartamenti di via Bramante 45 che dovranno essere ristrutturati.

E ancora, è previsto il recupero di Cascina Maino per farla diventare un “social hub“: ospiterà laboratori artigianali - dalla ciclo-officina al birrificio, dallo street food alla panetteria -, associazioni e percorsi di formazione. Mentre lungo il canale Villoresi in via Rigamonti sarà realizzata una darsena e verranno pavimentati i 600 metri di pista ciclopedonale per dare un percorso alternativo alla viabilità del quartiere alleggerendo il traffico su via Bramante.

E’ un intervento che beneficia delle risorse del Programma nazionale della qualità dell’abitare e del fondo complementare al Pnrr e ha tempistiche rigide: "Entro ottobre dobbiamo presentare i permessi di costruire per poi pubblicare il bando entro fine anno", fanno sapere da Aler. Mentre per la videosorveglianza sulle case di via Poliziano i lavori sono già partiti.

Ed entro l’estate sempre in via Poliziano le squadre di operai inizieranno l’installazione sui tetti delle quattro palazzine di pannelli fotovoltaici in grado di produrre e immagazzinare 20 kilowatt. Energia che verrà utilizzata per alimentare il cancello, l’illuminazione delle parti comuni e gli ascensori, con un conseguente risparmio per gli inquilini.