"No Pedemontana". Una giornata di mobilitazione per fermare l'ecomostro

Comitati sul piede di guerra contro la scelta della Regione, che procede nel piano senza modifiche a salvaguardia del territorio

Manifestazione contro la Pedemontana

Manifestazione contro la Pedemontana

Vimercate (Monza) - «Fermiamo Pedemontana» . I comitati contrari all’autostrada chiedono alla gente una scelta di campo, "a favore, o contro: non ci sono terze vie", spiegano i circoli ambientalisti da Seveso a Vimercate che hanno organizzato una giornata di mobilitazione "per salvare il territorio". L’appuntamento è per il 17 dicembre lungo le tre tratte brianzole che la fronda mette in discussione: "B2, C e D, l’ultimo pezzo nel Vimercatese, non finanziato, provocherà la devastazione del territorio, il Parco Pane sarà cancellato".

È scontro frontale "con la Regione che non accetta alcuna modifica per mitigare l’impatto dell’opera" e ci sono criticità aperte come "il problema della diossina presente sulla tratta B2 (da Meda a Bovisio Masciago) con un Progetto operativo di bonifica ‘al risparmio’ insufficiente e comunque rischioso a causa della movimentazione di terreno ‘sporco’". Tutto nonostante "le richieste di chiarimento in arrivo dalla Banca europea degli investimenti, determinante per finanziare l’infrastruttura, la Commissione Europea e la Corte dei Conti frutto di nostre segnalazioni". «Una spesa enorme di denaro pubblico, natura in ginocchio e tutto senza risolvere i problemi del traffico" per la nuova arteria contro la quale il sabato prima di Natale verranno organizzati presidi strategici.

La scelta sarà nei luoghi simbolo cancellati dalle corsie. I circoli sono stati i primi a battersi "contro un’opera vecchia", la lotta ha ripreso vigore nella primavera 2021 dopo l’assegnazione del maxi-appalto da 1,4 miliardi relativo ai percorsi brianzoli. "È tempo di schierarsi con chiarezza e deve farlo l’intero territorio attraversato dall’autostrada: cittadini e istituzioni devono procedere di pari passo. Se affrontiamo la questione separatamente, Pedemontana sarà una partita persa perché l’obiettivo di chi vuole realizzarla è completare tutte e tre le tratte".

Nel weekend ad Agrate “Ferma ecomostro”, uno dei gruppi che sarà in presidio il 17 ha raccolto di nuovo firme contro l’infrastruttura, dopo aver girato un video condiviso sui social che spiega le ragioni del dissenso. Al centro "gli effetti della nuova colata di cemento su un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo alla mobilità di lunga percorrenza" e che non intende "adeguarsi anche stavolta".

Il comitato di cittadini nel docu-film mostra come Vimercate, Burago e Agrate si troveranno "imprigionate fra due opere parallele, Pedemontana e Tangenziale Est, che disteranno al massimo 2,5 chilometri l’una dall’altra". Non solo. "Le nuove corsie cancelleranno il 66% del Parco Agricolo Nord Est, uno degli ultimi corridoi ecologici di pregio ancora intatti a Nord di Milano, preservato per lasciare alle future generazioni un polmone verde anti-smog".