Federico ed Eleonora, dirsi "sì" a San Siro davanti a 50mila persone

Proposta di matrimonio del "Cacciatore di stadi" alla sua fidanzata prima di Milan-Fiorentina

Lo striscione e, in basso, l'abbraccio tra i futuri sposi (Twitter)

Lo striscione e, in basso, l'abbraccio tra i futuri sposi (Twitter)

Limbiate (Monza Brianza), 21 maggio 2018 - “Mi vuoi sposare?”. Chiederlo davanti a 50mila persone. Sul maxischermo. Con tanto di striscione, speaker, musica ad hoc e un enorme cuore. Federico Roccio, 28enne di Limbiate, ha deciso di farlo così.

“Lo famo strano”, ha pensato, per la sua proposta di matrimonio nei confronti di Eleonora Davi, 25enne di Varedo con cui è fidanzato. Pensato, detto, fatto: domenica pomeriggio, a San Siro, in quella che è un po' la sua seconda casa. Già, perchè Federico è personaggio ormai noto: è "Il cacciatore di stadi" (così si intitolerà il suo libro). Un vero collezionista: di impianti. Di emozioni. E di birre da assaggiare. Una storia singolare, e da record, quella di questo simpatico cuoco pazzo per il calcio. Che in dieci anni abbondanti di missione ha messo in fila ben 505 stadi in quasi 30 Paesi del mondo. Il piano, il viaggio, il selfie per la sua pagina Facebook, la partita, il rientro, per programmare la prossima trasferta. Così, all’infinito. A volte da solo. A volte con la sua fidanzata Eleonora (ribattezzata "La Santa"). E “La Santa” domenica era sugli spalti con lui, prima di Milan – Fiorentina. E un'oretta prima del calcio di inizio ecco la sorpresa: la prima proposta di matrimonio a San Siro, pieno. Con la telecamera dello stadio che li inquadra, le immagini sul maxischermo, lo speaker che fa la “telecronaca”. Lui, Federico, che estrae l'anello dalla tasca e si inginocchia. E lei, Eleonora, imbarazzata e felice, che lo stringe in un abbraccio e dice “Si!”. “Sorpresa riuscita – racconta Federico nel day after – ci ho lavorato per mesi e devo ringraziare il Milan per avermelo permesso. Tra l'altro era la mia partita numero 400 con i rossoneri”. E adesso si pensa al matrimonio. Da celebrare, ovviamente, nei paraggi di uno stadio: “Ci lavoriamo per il 2019 – dice il Cacciatore di Stadi – il mio sogno è la Bombonera di Buenos Aires”.