Prolungamento Mm2, un altro passo avanti

Un emendamento della Lega alla Legge di Bilancio chiede altri 2 milioni e mezzo di euro per dare nuova spinta all’attesa opera

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di Barbara Calderola

Soldi sul prolungamento della metropolitana da Cologno a Vimercate, un emendamento della Lega alla Legge di Bilancio chiede altri 2 milioni e mezzo di euro per la cura del ferro sul territorio. "Per passare dalle parole ai fatti serve una piccola ma significativa iniezione booster a questa infrastruttura, strategica per la mobilità e la sostenibilità della Brianza Est - dice il deputato Massimiliano Capitanio che l’ha ideato -. La legge stanzia 50 milioni per il 2022 divisi tra Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino e oltre 1 miliardo per gli anni successivi per l’estensione della rete metropolitana. Anche in vista delle Olimpiadi non è possibile sprecare altro tempo, visto che il governo aveva già accolto un mio ordine del giorno nel dicembre del 2019 per impegnarsi a sostenere il progetto. In questa sfida tutte le forze politiche sono impegnate trasversalmente e sono certo che non mancherà il loro apporto". Il fronte delle risorse contempla un altro aspetto che incide sull’opera.

A Palazzo Marino si cerca la soluzione per renderla accettabile dal punto di vista economico. Dopo le elezioni milanesi e il passaggio di testimone in giunta ai trasporti fra Marco Granelli e Arianna Censi i comuni coinvolti - Brugherio, Carugate, Agrate, Concorezzo e Vimercate - temono altri ritardi sul tracciato che presenta punti critici. Sono stati sollevati dubbi sulle sopraelevate per scavalcare la Tangenziale Est e collegare i centri commerciali a Carugate. Ma i nodi non mancano neppure in Brianza. Il primo rospo da digerire è proprio la metropolitana leggera, su modello di quelle che già si vedono in alcune città europee. Qualcosa di più di una semplice idea, una soluzione light da tutti i punti di vista, esborsi compresi, per collegare meglio la Silicon valley dell’hinterland monzese alla Madonnina.

Si tratta di vagoni in superficie più efficienti di un tram e meno costosi di una metropolitana interrata. Sarebbe il primo esperimento di "Light Rail Project", questo il nome tecnico, sul quale si sta approfondendo da tempo e che da agosto è al centro di uno studio di fattibilità.

A definirlo è stato un accordo firmato tra Comune di Milano, Regione, Città Metropolitana, Provincia di Monza e Brianza e tutti i centri che saranno raggiunti dalla nuova linea.