Metrò verso Monza: in autunno si batte cassa al Governo per avere 700 milioni

E' quasi pronto il progetto di fattibilità con cui verrà richiesto entro fine anno il cofinanziamento dell'opera da parte dello Stato

La Metropolitana 5

La Metropolitana 5

Monza, 9 agosto 2018 - Prima fermata in autunno per la metropolitana verso Monza. E' quasi pronto il progetto di fattibilità tecnico-economica per il prolungamento della linea M5 nel capoluogo brianzolo, il documento a cui stanno lavorando i tecnici di Metropolitane Milanesi fondamentale per poter ottenere il cofinanziamento dell'opera dal Governo. L'annuncio che in autunno lo studio tecnico-economico, che costa 10 milioni ed è in lavorazione da fine 2016, sarà pronto per essere presentato a Roma è stato dato dall'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, al termine dell'incontro che ha visto riuniti a Palazzo Marino il sindaco, Giuseppe Sala, l'assessore regionale alla Mobilità, Claudia Maria Terzi, assieme ai rappresentanti degli enti locali coinvolti dal prolungamento, a partire dal Comune di Monza, quindi Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, la Provincia di Monza e Brianza e la Città Metropolitana milanese.

"Nelle prossime settimane - ha sottolineato Granelli - i tecnici faranno avere a tutti noi alcuni approfondimenti ed entro l'autunno saremo pronti con il progetto di fattibilità tecnico-economica per confermare la richiesta di finanziamento dell'opera al Governo. L'incontro di oggi è stato anche l'occasione per ribadire l'unanime consenso e la necessità di portare a termine il prolungamento della M5 fino a Monza, un'opera fondamentale per i territori che attraversa". Il passaggio a Roma è fondamentale per pensare di rendere concreto l'arrivò del metrò a Monza: servono all’incirca 1,2 miliardi per far avanzare la M5 da Bignami alla Brianza e alla fine di quest’anno ci sarà la scadenza per accedere ai fondi di 3,5 miliardi per le metropolitane d'Italia stanziati nell’ultima finanziaria del governo Gentiloni. Entro dicembre i territori interessati ai fondi dello Stato dovranno presentare il loro studio di fattibilità per farsi cofinanziare l’opera.

Per il prolungamento verso nord della M5 bisognerà indicare, come parametro principale, il rapporto tra costi e benefici dell’opera: se questo rapporto sarà entro i paletti previsti dal Governo, lo Stato coprirà il 60%, 700/750 milioni di euro, altrimenti il progetto è bocciato. Assieme ai parametri costi/benefici c’è un altro elemento da dover garantire che riguarda la copertura della restante parte dell’opera da parte degli enti locali. E per la M5 fino a Monza bisogna recuperare altri 450 milioni circa: l'intesa manifestata all'incontro di oggi a Palazzo Marino lascia ben sperare che la suddivisione preliminare degli oneri tra i soggetti interessati prosegua come previsto. A riguardo la Regione dovrebbe garantire uno stanziamento di 350 milioni, poi altri 50 milioni saranno a carico di Milano che pagherà con la fornitura dei treni mentre ulteriori 50 milioni dovranno essere spartiti tra gli altri Comuni ed enti coinvolti.