Monza, prof del liceo artistico in classe col caschetto per protesta

Domenico Porchi indignato per il basso livello di sicurezza della scuola

Il prof Domenico Porchi con il caschetto

Il prof Domenico Porchi con il caschetto

Monza, 14 ottobre 2019 - A scuola con il casco da cantiere. Il professor Domenico Porchi, insegnante di discipline artistiche e laboratorio artistico, si dice «indignato per il basso livello di sicurezza generale in cui versa il Liceo artistico Nanni Valentini, di Monza in Villa Reale e della succursale di via Magenta, sedi in cui presta servizio». Perciò manifesta pacificamente indossando in classe il caschetto di protezione da cantiere, con la scritta «Siamo tutti responsabili».

«Non passa settimana - racconta il professore - senza che si verifichi un piccolo crollo o un distacco di intonaco o un cedimento in qualche una parte della scuola». Sabato 5 ottobre all’interno del cortile sono caduti pezzi di una persiana che hanno sfiorato una ragazzina, come ricorda il professore. Quindi i bidelli sono intervenuti a rimuovere le restanti tavolette della persiana prima che cadessero. Ad aprile 2019, in aula 19 si è staccata una finestra a vasistas (quelle con apertura a ribalta verso l’interno), anche in quel caso sfiorando una ragazza seduta al banco.

«L’aula 18 è stata dichiarata inagibile per problemi di sicurezza - fa osservare il professore - ma di fatto studenti e docenti la utilizzano. Parliamo di sicurezza e legalità e poi viene violato quotidianamente un divieto». Il dirigente ha anticipato che verrà messo un ponteggio, fatto un controtetto per la sistemazione del tetto. Anche nella vicina aula 19 si vedono muffe, alghe, alterazioni degli intonaci. Ovunque le copertine degli intonaci sono scollate e il muro bagnato da annose perdite rivela grosse crepe. All’ingresso di via Boccaccio, per incanalare gli studenti all’ingresso, ci sono le transenne sul marciapiedi, per rimanere discosti dall’edificio ex Borsa, malsicuro: si crea un percorso stretto e a ostacoli che nella concitazione di una eventuale fuga sarebbe pericoloso.

L'iter burocratico per la ristrutturazione della scuola, a partire dall’ex Borsa, è stato sbloccato. A gennaio di quest’anno il Comune ha pubblicato il bando da 900mila euro per la progettazione della ristrutturazione. In poco meno di 3 anni, secondo le stime del vicesindaco con delega alle Opere pubbliche Simone Villa, verranno appaltati ed eseguiti lavori stimati in 5,5 milioni di euro per rimettere a nuovo l’ex Borsa. A dicembre 2017, Monza ha ottenuto il riconoscimento di 9,1 milioni dal «Patto per la Lombardia», contributi destinati a quattro progetti in città tra cui il più significativo, da 7,9 milioni di euro, è per la riqualificazione dell’ex Borsa, l’unica parte della Villa Reale rimasta di proprietà diretta del municipio monzese. Per il cortile sono in previsione 1.7 milioni di euro, ma dal 2022. In divenire anche il percorso per il rifacimento della copertura del corpo centrale (1.9 milioni). Qualcosa si sta muovendo nell’iter burocratico. «Nel frattempo spero di non diventare una vittima del dovere», dice il professore. Anche nella succursale di via Magenta crollano intonaci dalla pensilina e ci sono transenne a ostacoli per entrare a scuola. Il dirigente Guido Soroldoni non rilascia dichiarazioni.