Processi da remoto e in videoconferenza per chi è detenuto

Lo prevede la legge, ma solo in caso di “consenso fra le parti“, almeno fino al 31 ottobre per evitare assembramenti nelle aule.

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Ancora (se c’è il consenso delle parti) udienze da remoto e in videoconferenza per gli imputati detenuti e deposito degli atti per via telematica fino al 31 ottobre. È quanto dispone l’ultimo provvedimento della presidente del Tribunale di Monza Laura Cosentini, che si basa sulla conversione in legge a luglio del decreto legge di giugno secondo cui, "tenuto conto delle esigenze sanitarie derivanti dalla diffusione del Covid-19, fino al 31 ottobre ripropongono la facoltà del giudice, su consenso delle parti, di ricorrere a trattazione scritta dell’udienza civile, ovvero a celebrazione a distanza mediante sistemi audiovisivi dell’udienza civile e dell’udienza penale con imputati in stato di custodia cautelare o detenzione". Cautele ritenute dalla presidente del Tribunale monzese "auspicabili di massima applicazione, ancor più presso il Tribunale di Monza di cui sono note le dimensioni anguste della maggior parte delle stanze dei giudici e il limitato numero e l’ampiezza contenuta delle aule di udienza", così da poter "ridurre l’affluenza di parti e difensori all’ufficio, nonchè i trasferimenti da e per il carcere di imputati che vi sono detenuti, con ciò evitando di dover ricorrere a possibili rinvii di udienza dove incompatibile con la celebrazione in presenza" e questo "al fine di celebrare un maggior numero di processi".

Laura Cosentini, rilevando che "la possibilità di ricorrere alla trattazione scritta o all’udienza da remoto, nei casi consentiti, presuppone l’accordo delle parti" aggiunge di "confidare" nell’adesione degli avvocati difensori "nella consapevolezza di tutti che si tratta di modalità eccezionale destinata a protrarsi per il solo periodo dell’emergenza sanitaria". Una richiesta di restare uniti negli intenti per combattere il Sars-Cov-2 che al momento gli avvocati brianzoli non sembrano voler accogliere di buon grado.

Intanto manca poco alla totale ripresa dell’attività giudiziaria ordinaria dopo la pausa estiva. Al settore civile le prime udienze sono già iniziate, mentre i processi riprenderanno la prossima settimana. La carenza di aule adeguate per celebrare le udienze senza assembramenti ha costretto a dirottare quelle con tanti imputati nell’auditorium della sede della Provincia, mentre l’ex ufficio del procuratore nell’ala destra del Tribunale prima del trasloco in via Solera diventerà un’aula per i gip.

S.T.