Monza, la storia di Nicola: vedovo e con due figli diventa sacerdote a 73 anni

Dopo la morte della moglie, ha deciso di prendere i voti

Don Nicola con i figli nel giorno dell'ordinazione

Don Nicola con i figli nel giorno dell'ordinazione

Monza, 25 maggio 2019 - Quando Davide Pacetta cammina per le vie di Monza insieme ai figli e al padre Nicola, in molti si voltano stupiti: quel pensionato con la barba e il volto sorridente, vestito di nero, indossa però un colletto bianco. Perché il padre di Davide, oltre ad essere genitore e nonno, è da poco diventato sacerdote. Dopo la morte della moglie Giuliana nel 2011 Nicola ha visto riaccendersi la chiamata del Signore intraprendo il percorso iniziato quando era poco più che un ragazzo. Una storia particolare quella di Nicola Pacetta, 73 anni, contabile delle Ferrovie in pensione che dal 12 maggio è viceparroco a Campolieto e a Matrice, in provincia di Campobasso. Una storia finita alla ribalta delle cronache nazionali con la partecipazione di Nicola e dei figli Davide e Francesca a “Porta a Porta”.

Una storia che ci racconta lo stesso Davide, 36 anni, che vive a Monza con la moglie Maria Teresa e i tre figli (Nicola, Manuel e Alberto quest’ultimo battezzato proprio dal nonno). Una vocazione che don Nicola coltivava fin da bambino: cresciuto con la mamma molto religiosa, ancora ragazzo entrò in un seminario francescano dove rimase per circa sei anni, fino al noviziato, durante il quale capì di essere chiamato al matrimonio e lasciò il convento. Poi l’incontro con la moglie Giuliana. Non è stato un matrimonio facile e solo grazie alla profonda fede e a un cammino intrapreso con alcuni catechisti Nicola e Giuliana non si sono separati. "È stato un matrimonio vivace e combattuto – ha raccontato Nicola in tv – Ma il Signore ci è venuto incontro. Le divergenze caratteriali sono rimaste, ma al termine di ogni litigio io e mia moglie ci siamo sempre perdonati". Poi nell’ottobre 2011 Nicola è rimasto vedovo e dopo alcuni mesi ha deciso di entrare in seminario. "Io e mia sorella abbiamo accolto con gioia questa notizia – racconta Davide – Nella mia mente avevo altri progetti per mio papà: ormai in pensione me lo vedevo nonno che poteva venire a trovarmi e stare con i suoi nipoti". Ma le vie del Signore sono infinite e per Nicola la vita, dopo la morte della moglie, ha preso una nuova direzione. La famiglia Pacetta non è nuova a quei “miracoli” che come fulmini a ciel sereno cambiano il corso dell’esistenza. Prima la capacità di Nicola e della moglie di continuare il percorso di coniugi superando insieme le difficoltà; poi la scelta di portare avanti la gravidanza a rischio e di far nascere Davide.

"I medici avevano consigliato a mia mamma di abortire – racconta – Ma sostenuta da una profonda fede mi ha messo al mondo". Una fede che ha sempre contraddistinto la vita familiare di Davide, che ha ripercorso quella strada che già il padre aveva attraversato. "Anche io sono entrato in seminario – racconta – In casa ospitavamo spesso missionari. Mio papà mi ha insegnato a vivere il Vangelo nella vita di tutti i giorni». Davide a 17 anni è entrato in seminario. Un percorso durato 9 anni poi alla vigilia di prendere i voti definitivi la necessità ritagliarsi un’ulteriore momento di riflessione. «Nel frattempo la malattia di mia mamma – prosegue – La volontà di starle accanto e poi dopo la sua morte mi sono trasferito a Lecco a lavorare". Il resto è storia recente: l’incontro con Maria Teresa, la nascita dei tre figli con la speranza che la famiglia possa ulteriormente allargarsi, e la grande gioia di vedere il padre sull’altare. "Dio chiama, sceglie e sa lui quando farlo – conclude – Il Signore ha regalato una nuova vita a mio papà: sono grato a Dio e spero che questo dono, non esclusivamente della consacrazione ma più in generale del servizio al prossimo, arrivi a tante altre persone che in questo momento sono smarrite".