Presto il soccorso alle vittime Lgbt

Ora chi è in pericolo non trova strutture come quelle per le donne

Vulnerabili tra i più fragili: la violenza

non guarda in faccia

a nessuno, mentre la rete di protezione sociale sconta i limiti legati alla burocrazia. "Per le donne c’è giustamente la rete dei centri antiviolenza – sollecita Andrea Di Martino, Arcigay Orlando Brescia – Ma se la vittima di violenza è un omosessuale o una persona in transizione non ci sono strutture

che li accolgano. Eppure

ce ne sarebbe bisogno:

ci è capitato di ricevere chiamate nel cuore

della notte di persone

in difficoltà". L’associazione si è già prodigata, su questo fronte, accogliendo

in casa dei volontari alcune persone che non avevano trovato spazio nelle strutture. "Ci sono soprattutto problemi burocratici – sottolinea

la presidente Louise Bonzoni – per cui gli spazi di manovra sono molto lenti". A breve Arcigay aprirà uno sportello antiviolenza Lgbt.

F.P.