Milano-Meda, prove di carico sul ponte 14 sorvegliato speciale

Via libera ai camion pieni con un peso complessivo di 120 tonnellate per valutare la tenuta, a giorni gli esiti

Prove di carico sul ponte 14 della Milano-Meda

Prove di carico sul ponte 14 della Milano-Meda

Monza, 22 settembre 2018 - Con un coordinamento perfetto tra Polizia provinciale, Polizie locali, volontari di Protezione civile, poco prima delle 22 di giovedì sera sono iniziate le operazioni di chiusura della superstrada Milano-Meda, per consentire le verifiche strumentali sul ponte n.14 quello sotto il quale scorre la via San Benedetto di Cesano Maderno. È il primo dei tre in gestione alla Provincia di Monza e Brianza che saranno sottoposti in questi giorni al monitoraggio per certificarne lo stato di salute così da garantirne la sicurezza anche per i prossimi mesi (attualmente ci sono certificati in scadenza a gennaio 2019).

Sul posto, insieme ad una nutrita squadra di tecnici, della Provincia e della società specializzata Rti Akron-Ceas a cui è stato affidato il delicato incarico, hanno voluto essere presenti il presidente della Provincia, Roberto Invernizzi, il sindaco di Cesano Maderno, Maurilio Longhin, il sindaco di Bovisio Masciago, Giuliano Soldà e il consigliere regionale Gigi Ponti.

«Le operazioni di verifica sui ponti della Milano-Meda sono state avviate già nel 2016, partendo da un recupero di tutta la documentazione esistente per ciascun manufatto – ha sottolineato il presidente Invernizzi –. Queste operazioni sono fondamentali per poter prendere delle decisioni non sulla base di sensazioni bensì di dati certi e ben documentati». All'ira stabilita per la chiusura della supestrada, sotto il ponte sono già stati posizionati tutti e 24 i sensori che avranno il compito di registrare ogni minima variazione della struttura, che sarà appositamente «caricata» con il posizionamento di grossi camion pieni. Una chiusura che ha provocato, nonstante l’ora tarda, forti rallentamenti e code. «I dati raccolti dai sensori – ha spiegato Gianluca Ascari di Akron – vengono inviati in tempo reale ad contenitore in cloud a cui hanno accesso i computer della Provincia che li elaborano e li registrano. Ma a questo tipo di verifiche si arriva dopo una serie di passaggi logici, partendo dall’esame dei documenti, dalle ispezioni visive tramite protocolli ben definiti, dall’esame dei materiali».

Oggi in provincia di Monza e Brianza è attivo un sistema di gestione dei ponti introdotto dopo la presa in carico di molti manufatti sui quali mancava documentazione. «Il 90% delle infrastrutture, qui come nel resto d’Italia, è stato realizzato tra gli anni ‘60 e ‘70 sulla base di volumi di traffico che sono totalmente differenti da quelli attuali», ha sottolineato Antonio Infosini, responsabile del settore tecnico della Provincia. Sistemati i rilevatori, si dà il via libera ai camion: 3 mezzi a 3 assi, uno a 4, un peso complessivo di circa 120 tonnellate, che vengono posizionati in punti precisi al centimetro, per valutare le reazioni della struttura. Tutto viene registrato, nulla è lasciato al caso. Le operazioni da svolgere sono molte e complesse. Alle 5 al superstrada deve essere riaperta.