Monza, chiuso il ponte del mercato: "Tagliati fuori dal centro"

Il primo giorno di blocco ha colto di sorpresa tanti monzesi

Il blocco del passaggio è coinciso con il mercato del giovedì in piazza Cambiaghi

Il blocco del passaggio è coinciso con il mercato del giovedì in piazza Cambiaghi

Monza, 21 settembre 2018 - «A partire da stasera 19/9 è chiuso al traffico, veicolare e pedonale, il ponte sul fiume Lambro in via Colombo, per verifiche strutturali urgenti«. Così, da un minuto all’altro, mercoledì sera, residenti e utenti si sono trovati la strada sbarrata, con la necessità di utilizzare il ponticello pedonale verso via Visconti o di fare il giro da via Vittorio Emanuele.

Ieri, giorno di mercato è stata la prima giornata in cui il grosso dei monzesi ha preso contatto con la nuova realtà. Tutti, da una parte e dall’altra delle transenne guardavano sbigottiti. Il pubblico si divideva in favorevoli senza riserva, coloro che lamentavano la mancanza di preavviso e quelli decisamente contrari, convinti che la decisione fosse stata presa sull’onda emotiva del crollo di Genova. «Non pesiamo mica cento chili - osservano le signore - potevano almeno lasciare un passaggio pedonale, vietando il transito alle auto. Adesso? Dovrei fare tutto il giro per andare al mercato? Ma non ci penso neanche, vado a casa direttamente».

«Sono basito - dice Franco Trezzi - ho parlato con il sindaco l’altro giorno di tante cose, ma non mi ha mica detto che avrebbero chiuso il ponte di via Colombo. Una chiusura totale mi sembra un provvedimento drastico». Qualcuno si mette a dissertare sui massimi sistemi e sulla spazzatura buttata nel fiume Lambro nei giorni scorsi, e sul malcontento generale per arrivare poi al tema: «siamo alle solite - fa osservare Massimiliano Songhorian - deve succedere una tragedia, poi si rimbalzano le responsabilità e poi diventiamo più realisti del re con controlli e chiusura drastica di tutti i ponti».

i sono poi quelli che si affidano alla coscienza e responsabilità dell’amministrazione pubblica: «se è per la sicurezza e il provvedimento era urgente - dice Barbara Villa - allora è giusto farlo. Ci sobbarchiamo un disguido per non correre rischi». Dello stesso avviso anche Stefano Casati: «Ci si lamenta per l’incuria se le cose non vengono fatte - dice - e ora se il ponte è pericolante è giusto fare i dovuti controlli. Lo abbiamo appreso adesso e va bene così». E se uno conosce la città si regola e fa il giro dal ponticello pedonale più avanti, come dice Marina Camilleri: «basta ricordarsi di passare dall’altra parte».

Questione di abitudine anche per i City Angels, come spiega Lorenzo Solazzo: «sono venuto qui in sede a prendere del materiale - dice il City Angel - e ho visto che hanno chiuso la strada. Anche noi dovremo abituarci, a cominciare da questa sera, quando saremo in giro per offrire assistenza ai senzatetto che dormono nella zona...però potevano fare questo lavoro d’estate quando c’era meno gente. Ma nel dubbio, piuttosto che avere guai è meglio sopportare un po’ di disagio».