Polizia, messa del patrono in trincea

Per celebrare San Michele Arcangelo la Questura ha scelto i giardini della droga di via degli Artigianelli

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di Dario Crippa

L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa, quando gli agenti della Questura hanno arrestato un giovane di 22 anni sorpreso a spacciare droga proprio in quei giardinetti.

In via Artigianelli è così.

Chi abita attorno o ci lavora lo sa bene: spaccio, risse, scazzottate, qualche mese fa anche a morsi e con cocci di bottiglia.

La zona di via degli Artigianelli è uno dei punti “caldi” della città.

E non è per nulla un caso che la Questura di Monza abbia deciso di andarci a celebrare, proprio lì, la festa del proprio Patrono il 29 settembre..

"Ascolto del territorio" è il mantra che da quando si è insediato un anno fa circa il Questore Marco Odorisio ripete sempre ai suoi uomini. E "servizio ai cittadini". L’arciprete di Monza, monsignor Silvano Provasi, ha dato immediatamente il proprio benestare e dunque la messa dedicata a San Michele Arcangelo, patrono della polizia, per una volta si celebrerà proprio nei pressi dei giardini di via Artigianelli.

Un simbolo, il "Bene che deve prevalere sempre sul Male", e un "territorio - fanno sapere dalla Questura - che deve tornare nella piena disponibilità della cittadinanza". Il 9 settembre scorso era stata data la notizia appunto dell’ultimo pusher arrestato. Un 22enne era stato sorpreso a correre cercando di disfarsi di un panetto con 85 grammi di hascisc lanciandolo in una siepe. Dopo averlo bloccato, la polizia aveva rintracciato e fermato dopo un paio d’ore anche il presunto complice, che a seguito di una perquisizione, era stato trovato con 937 euro, probabile provento dall’attività di spaccio. Entrambi cittadini marocchini, irregolari sul territorio nazionale. A causa della flagranza di reato, il 22enne era stato condannato con giudizio direttissimo a due anni di reclusione e a 2.000 euro di multa, con pena sospesa. Soltranto una denuncia a piede libero ovviamente per il presunto comoplice, un 37enne. Lo scorso aprile nello stesso luogo era andato in scena sotto gli occhi dei passanti un duello a colpi di bottiglie e morti. Soltanto l’arrivo dei carabinieri aveva impedito conseguenze più gravi ed entrambi i contendenti erano stati bloccati. Entrambi di origine centrafricana, in uno scontro nato forse proprio per contendersi il territorio di spaccio.

Alla fine entrambi erano stati denunciati a piede libero mentre per uno di essi era stata avanzata proposta per l’emissione del foglio di via obbligatorio dal comune di Monza.

Entro la fine del mese nella zona, assieme ad altri 31 luoghi considerati sensibili, dovrebbero arrivare delle nuove telecamere. Un progetto di sicurezza urbana da poco più di 115mila euro, cofinanziato dalla Regione per 80mila euro.

E la polizia conta su nuovi rinforzi. Dai 175 agenti a disposizione della Questura al momento dell’insediamento di Marco Odorisio, si è arrivati oggi a 193 uomini e altri sembra siano previsti entro la fine dell’anno.

Intanto arriva la messa della Questura. Giovedì a mezzogiorno, un chiaro segnale. A chi vive in via degli Artigianelli, a chi ci lavora, a chi tentadi appropriarsene per commettere atti criminali.

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