Piattaforma ecologica da 2 milioni di euro

Il Comune ha presentato il progetto per il nuovo Centro di raccolta dei rifiuti: l’obiettivo è riuscire ad ottenere i fondi Pnrr del Governo

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di Alessandro Crisafulli

Un progetto da 2 milioni di euro. Per il quale ci si attende "una grande mano" dai fondi del Pnrr. Si tratta della nuovo maxi Centro di Raccolta rifiuti, una struttura ad alta tecnologia, capace di risolvere una serie di problematiche nell’attuale piattaforma ecologica di via Einaudi (di proprietà di Gestione Servizi Desio, società totalmente partecipata dal Comune, data in gestione a Gelsia Ambiente) e, in genere, sul territorio. Nei giorni scorsi la Giunta ha dato il via libera al progetto, da realizzare su una superficie di oltre 6200 metri quadrati, in via Leoncavallo, nella zona artigianale, per partecipare al bando del Ministero della Transizione Ecologica.

Il nuovo Centro di Raccolta secondo l’amministrazione e i progettisti, porterà una serie di benefici: "Riduzione delle code degli utenti; eliminazione del rischio di interferenza tra i mezzi degli utenti e quell di servizio; minore inquinamento e minori costi di trasporto rifiuti grazie all’utilizzo di presse; miglioramento della qualità delle acque di scarico in pubblica fognatura, grazie a cassoni pressa e nuove tettoie".

Si prevede l’aumento della sicurezza per gli utenti, "grazie ad una struttura in cui gli spazi sono distribuiti in maniera razionale, con zone adeguatamente dimensionate e idonee all’uso". Il tutto – secondo le previsioni – dovrebbe portare l’aumento della raccolta differenziata dall’attuale 77,91% all’85%. Il progetto prevede l’utilizzo di metodologie digitali in corrispondenza degli accessi (tessere magnetiche e lettori ottici per il riconoscimento della targa) e delle due pese ponte. L’uso di cassoni pressa consentirà di compattare i rifiuti fino a tre volte il peso, rispetto a quelli raccolti con un cassone scoperto, e ciò riduce notevolmente il numero dei trasporti ai centri di recupero. Sulla copertura della tettoia è previsto un impianto fotovoltaico da 60 moduli, "sufficiente per la normale gestione del Centro di recupero, oltre all’eventuale rivendita del surplus", è spiegato nel progetto.

Ai fini della sicurezza, inoltre, il nuovo impianto sarà dotato di un sistema di videosorveglianza, con otto telecamere a infrarossi, un sistema di registrazione su hard disk e uno schermo; il sistema sarà monitorato da remoto, con garanzia di pronto intervento in caso di accessi non consentiti, incendi o altri pericoli. Ai fini della promozione dell’educazione ambientale di cittadini e scolaresche, infine, è prevista la realizzazione di uno spazio protetto sotto la tettoia.