Piani anti incendio per 250 stabilimenti ed esercitazioni in un’azienda a rischio

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La pianificazione dell’emergenza come fiore all’occhiello della protezione civile.

La Prefettura di Monza e della Brianza quest’anno ha concluso l’attività di aggiornamento delle pianificazioni per rischio di incidente rilevante dei 19 stabilimenti della Provincia per cui ne è prescritta l’elaborazione, ha organizzato per il 21 dicembre un’esercitazione in un’azienda ritenuta a rischio rilevante per la verifica dell’adeguatezza delle pianificazioni, ha adottato la parte generale del piano per la gestione del rischio incendi dei 250 stabilimenti di stoccaggio dei rifiuti presenti sul territorio e ha organizzato due giornate formative rivolte agli amministratori locali sul rischio idrogeologico.

"La protezione civile ha dimostrato di avere gli strumenti giusti per il soccorso mentre si verificano lacune nella previsione – spiega Patrizia Palmisani – Per questo abbiamo organizzato esercitazioni per capire quali sono le capacità di reazione ad un evento. Importante anche l’attenzione all’ipotesi di rischio idrogeologico, che è concreto in questa provincia e con le giornate formative, alla presenza anche di Regione Lombardia, abbiamo testato anche in questo caso le capacità di intervento". Il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Monza Vito Cristino ha puntato a sua volta il dito "sull’importanza della pianificazione e della prevenzione, che è un lavoro invisibile. Quando i soccorsi vanno bene sembra sia soltanto un caso fortunato invece c’è dietro un lavoro duro e difficile. Per formare il personale bisogna distogliere da 10 a 20 unità dal servizio attivo ma questo poi si rivela la migliore risposta per il soccorso al cittadino".

Impegnativa anche l’attività nei confronti dei siti di stoccaggio dei rifiuti. "Sul territorio ne esistono ben 250 e per ognuno va adottato un particolare intervento", ha specificato il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Monza, la cui attenzione è sempre molto alta anche nell’individuazione sul territorio, come già più volte avvenuto, di eventuali siti di raccolta o smaltimento abusivo di rifiuti, magari anche pericolosi.

S.T