Pedemontana: casello fantasma, ma le multe no

Partiti a fine mese migliaia di solleciti di pagamento. Si rischia una contravvenzione di 85 euro e il taglio di 2 punti

Autostrada Pedemontana

Autostrada Pedemontana

Monza, 12 agosto 2018 - Si può diventare “portoghesi” senza volerlo, senza saperlo, per poi magari scoprirlo quando è troppo tardi e non si può fare altro che pagare il conto: 85 euro di contravvenzione e 2 punti in meno sulla patente. Può accadere se si finisce per caso su Pedemontana, dove non esistono caselli ma un sistema automatico di pedaggio. Ed è ciò che sta capitando a migliaia di automobilisti. A lanciare l’allarme, parlando di una vera e propria trappola di agosto per gli utenti inconsapevoli, è l’associazione HQMonza.

«Ci risulta che la società autostradale abbia inviato migliaia di solleciti di pagamento il 23 luglio scorso, ma che, dopo tre settimane, non siano ancora arrivati a destinazione – scrive l’associazione – Siamo a cavallo di ferragosto e c’è il rischio che ignari automobilisti, in ferie lontano dalla loro abitazione, non riescano a rispettare la scadenza, indicata nel 23 agosto. Dopo quella data scatteranno sanzioni più pesanti, ma i solleciti sono inviati per posta ordinaria, quindi senza alcuna garanzia che svolgano una funzione reale di notifica».

Il problema principale è che quasi nessuno sa che il transito su Pedemontana ha un costo e comporta una rilevazione automatica. Non c’è il casello. Il pagamento va fatto (online o con altri metodi) entro 15 giorni. La segnaletica, per ammissione della stessa società Apl che ha deciso di rimettervi mano, è inadeguata.

«Una volta entrati in una tratta della Pedemontana, in prossimità del portale con i sensori-lettori di targa sono stati installati piccoli segnali quadrati con quattro icone (telecamera, trasmissione, euro e autovettura) completati da un pannello aggiuntivo con la scritta “Telepass”. Stando alle regole del Codice della Strada, quel segnale così fatto significa che è rivolto soltanto ai possessori di Telepass – denuncia l’associazione –. Le cose si complicano se, venuti a conoscenza del sistema di pedaggio e avendo il dubbio di avere percorso Pedemontana, si telefona al servizio clienti. L’operatore non è in grado di vedere le eventuali letture di targa anteriori a 15 giorni, e quindi non sa dire quali e quanti pedaggi, aumentati delle spese di recupero credito, stiano per essere richiesti».

Non va meglio sul sito internet (pedemontana.com). «Inserendo la targa, si ottiene indicazione di un importo da pagare, ma senza il dettaglio giustificativo. Registrandosi, il dettaglio continua a non esserci. Per averlo bisogna fornire alcuni dati aggiuntivi, tra i quali il numero di carta d’identità, ma questo non è spiegato dove serve».