Pedemontana sul tavolo di Cantone

Esposto dei 5 Stelle all'Autorità anticorruzione e interrogazione al ministro Toninelli

Il cantiere di Pedemontana

Il cantiere di Pedemontana

Monza, 26 luglio 2018 - Un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione sulla legittimità della revisione del progetto di Pedemontana e un’interrogazione parlamentare al ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli. La doppia bordata contro l’autostrada infinita arriva dai banchi della maggioranza e potrebbe pronunciare definitivamente la parola fine sul maxi cantiere da oltre 4 miliardi di euro fra Malpensa e la Bergamasca, fermo ormai da due anni in Brianza. A firmare l’esposto al presidente dell’Anac Raffaele Cantone è il senatore 5 Stelle Gianmarco Corbetta, storico avversario dell’autostrada. Con lui anche il consigliere regionale brianzolo Marco Fumagalli. Se l’esposto venisse accolto, Pedemontana, uscita indenne da mille peripezie tra cui una richiesta di fallimento in Tribunale, rischierebbe di dover rifare buona parte dell’iter dei progetti e di ripassare dal Cipe, perdendo almeno 5 anni di tempo.

Nel mirino di Corbetta e Fumagalli è finita la revisione del progetto delle tratte mancanti (B2, C e D), decisa dopo la rottura fra Apl e il colosso delle costruzioni Strabag, il cui progetto esecutivo non è mai stato approvato. "Le modalità con cui Apl ha dichiarato di voler operare sembrano illegittime", dice Corbetta. Che denuncia tre anomalie: "La scelta di derogare alle nuove norme tecniche nella redazione del nuovo progetto definitivo, le modifiche sostanziali al progetto già approvato dal Cipe e la futura gara senza la necessaria copertura finanziaria".

"Capisco che Apl abbia interesse a portare avanti l’opera al più presto, dato che entro 12 mesi dovrà chiudere la partita del closing finanziario come previsto dal secondo atto aggiuntivo al piano economico finanziario dell’opera – prosegue Corbetta – ma un progetto miliardario ed estremamente problematico quale è Pedemontana non può prescindere dal pieno rispetto della legge, a garanzia dei cittadini e delle casse pubbliche sulle quali, di fatto in via quasi esclusiva, si è retta fino ad oggi la sua esistenza". "Regione Lombardia, con una sorta di accanimento terapeutico, è riuscita a tenere in vita Autostrada Pedemontana evitando il fallimento – aggiunge Fumagalli – ma non ha risolto i problemi che la società si trascina da anni e che, al contrario, sembrano destinati ad aumentare". Problemi che si aggiungono al già lungo elenco di magagne sottolineate dai 5 Stelle: "Difficoltà legate al closing finanziario, bassi livelli di traffico, strascichi giudiziari sulle riserve e richieste di risarcimento legate alla risoluzione del contratto con Strabag, falliti tentativi di aumento di capitale, ed extra costi di bonifica per la diossina di Seveso".