di Barbara Calderola Giallo sul progetto definitivo: "Nessuno sa quale sia". Il primo summit tra i sindaci brianzoli su Pedemontana si chiude con l’impegno della Provincia a fare avere l’ultima versione ai comuni. Non si riunivano in plenaria dal 2018, dibattito a tratti acceso fra i 40 centri che hanno partecipato all’incontro. E alla fine il presidente ricuce lo strappo con la pattuglia di sinistra. "Per la tratta B e C non c’è più niente da fare, l’affidamento è in dirittura d’arrivo, invece la D, nel Vimercatese, è ancora tutta aperta. Ed è su questa che possiamo lavorare". Luca Santambrogio chiarisce: "Tutte le amministrazioni hanno capito che l’autostrada si farà". Ed è questo il punto di partenza sul quale si gioca la partita dell’impatto, ma a fine incontro Simone Sironi, primo cittadino di Agrate, ha smontato il fronte: "Se non cambiano le condizioni di approdo dell’opera nel Vimercatese ci metteremo di traverso con ogni mezzo". Si riferisce alle tre ipotesi sul tavolo per il tracciato nella zona Est, la tratta D breve: "Vorrebbero che fossimo d’accordo su qualcosa che non conosciamo, assurdo". È lo stato d’animo condiviso da molti colleghi dell’area, Burago ha sottolineato che "l’opzione ventilata cancellerebbe l’80% del Parco agricolo". Per Maurizio Bono, sindaco di Arcore, "è necessario vedere il disegno definitivo e capire cosa si intende parlando di ottimizzazioni". Matteo Baraggia (Aicurzio) ha chiarito che "prima di tutto è necessario creare il collegamento tra l’A4 e l’A51 per permettere a chi arriva dalla Brianza alta e bassa di poter raggiungere Cinisello senza dover utilizzare le strade comunali". Maurilio Longhin (Cesano) ha chiesto "un documento comune sulle mitigazioni", mentre Alberto Rossi (Seregno) si è soffermato su più nodi: "L’impatto da ridurre al minimo, il pedaggio nella tratta B e l’attenzione al traffico parassita, cioè quello esterno". Santambrogio farà sintesi: "I ...
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