L’Ue fermi Pedemontana: devasta il territorio

L’europarlamentare Eleonora Evi: "Trovo inaccettabile che la Banca degli investimenti finanzi il progetto con 550 milioni di euro"

Lavori Pedemontana

Lavori Pedemontana

Cesano Maderno (Monza) -  L’europarlamentare Eleonora Evi chiede l’intervento dell’Unione Europea e della Banca europea per gli investimenti, per fermare il progetto di completamento di Pedemontana che prevede l’attraversamento della Brianza, da Lentate sul Seveso fino a Vimercate. Un progetto giudicato "devastante per l’ambiente, che andrebbe ad impattare gravemente sugli ecosistemi e la biodiversità, distruggendo aree agricole, superfici verdi e boscate anche di pregio e protette da tutele e vincoli nell’ambito di Parchi locali e regionali". La parlamentare europea, eletta con il Movimento 5 stelle, che ha lasciato per aderire al gruppo Verdi/Ale e dare vita ad Europa Verde, di cui è co-portavoce nazionale, attacca le scelte di Regione Lombardia.

«Mentre tocchiamo con mano l’impatto della crisi climatica e di biodiversità, la classe dirigente della regione Lombardia resta ancorata a progetti pensati decenni fa, del tutto anacronistici e insensati alla luce delle emergenze da affrontare oggi. Ho accolto le istanze dei tanti sindaci lombardi di schieramenti politici diversi, che insieme alle associazioni ambientaliste del territorio hanno fatto fronte comune e lo scorso 9 dicembre si sono riuniti in un evento, al quale ho avuto il piacere di partecipare, per ribadire forte e chiaro le loro legittime preoccupazioni".

«Ho presentato un’ulteriore interrogazione parlamentare alla Commissione europea affinché faccia luce sulla questione, appurando il mancato rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente. Ho inoltre scritto una lettera alla Bei, la Banca Europea per gli Investimenti, perché ritengo inaccettabile che quella che è stata ribattezzata la ‘Banca per il Climà, la quale si è impegnata a finanziare progetti volti ad affrontare l’emergenza climatica, abbia approvato un finanziamento di 550 milioni di euro per la costruzione della Pedemontana Lombarda: un controsenso di cui ho chiesto conto, scrivendo alla Vicepresidente Vigliotti. In un momento storico in cui tutte le risorse e gli sforzi devono necessariamente essere indirizzati a una concreta transizione ecologica, la Lombardia non può permettersi l’ennesima opera a danno dell’ambiente e della salute dei cittadini", conclude l’eurodeputata.

All’incontro del 9 dicembre scorso ad Arcore, hanno partecipato diverse associazioni ambientaliste che hanno sede nei comuni coinvolti dai percorsi delle tratte B2 e C di Pedemontana, per le quali sono state elencate una serie di criticità, soprattutto sul fronte del consumo di suolo, in particolare di aree boscate, aree verdi o agricole. Sottolineati anche i rischi legati agli interventi nelle aree interessate dal disastro dell’Icmesa del 1976, in particolare tra Cesano Maderno, Meda, Seveso e Bovisio Masciago. «Come se non bastasse – aggiunge Dario Ballotta, portavoce nazionale di Europa Verde –, al rischio ambientale si aggiunge quello per la salute, in quanto il completamento dell’autostrada pone in essere il rischio di sprigionare la diossina Tcdd, andando a movimentare un terreno ancora contaminato".