Pedemontana, un "pasticcio italico"

Il by-pass per eliminare il traffico non vede la luce perché l’autostrada con la quale intersecarsi non c’è

Traffico a Cornate (Radaelli)

Traffico a Cornate (Radaelli)

Cornate (Monza e Brianza), 17 novembre 2019 - La Pedemontana blocca anche la tangenziale di Cornate. L’agognato by-pass che dovrebbe eliminare il traffico di attraversamento dalla città non vede la luce perché l’autostrada con la quale dovrebbe intersecarsi non c’è. «Un pasticcio all’italiana», per Fabio Quadri, assessore alla Viabilità del centro del Vimercatese che attende la bretella da 15 anni. Oggi, costerebbe 3 milioni. Avrebbe dovuto realizzarla il Globo entro il 2014 a scomputo oneri per l’ampliamento del centro commerciale – ma mentre lo store è diventato di taglia extra–large, la «Tratta D» autostradale, Vimercate-Trezzo, la più costosa, la più complicata dal punto di vista tecnico per il nuovo ponte sull’Adda, si è arenata. 

E la tangenzialina al seguito. «Tutta colpa dei problemi finanziari della società - ricorda l’assessore -. E’ un’odissea infinita, la prima progettazione risale agli anni Settanta». Quadri è fra quelli che ci hanno sempre creduto anche se adesso ha perso le speranze: «Non sono certo che riuscirò a vederla». Il problema per lui è doppio: «Siamo senza il nuovo viadotto sul fiume e pure senza bretellina». Le due opere sono legate indissolubilmente: «Per fare da soli dovremmo ottenere una deroga da Pedemontana. Ma non è facile». Alla fine il Globo ha monetizzato l’opera come prevedeva l’accordo con il Comune, versando nelle casse municipali il pattuito: un milione e mezzo. 

La giunta non rinuncia: «Vogliamo costruire la tangenziale da soli, è nel programma con cui abbiamo rivinto le elezioni a maggio – ricorda l’assessore -. I soldi non sono un problema, anche se il conto nel frattempo è raddoppiato: potremmo farvi fronte attingendo alle risorse dell’avanzo di bilancio. Il nodo da sciogliere è l’accordo che si basa però su una legge obiettivo, perciò dovremo puntare silla modifica di una norma. E in questo Paese è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago». «Mi spiace ammetterlo – continua Quadri - Ma a questo punto il nostro tratto di Pedemontana è un miraggio. Eppure noi dobbiamo continuare a mettere i vincoli sulle aree che dovevano ospitare l’autostrada per collegare le due Brianze».

I paletti erano nel vecchio Pgt (Piano di governo del territorio) «e sono in quello nuovo, in itinere». Una ferita per la città che ha sempre cercato di alleggerire la famigerata Sp2 Monza-Trezzo, provinciale killer, maglia nera per traffico e code. «Solo un sistema viabilistico potenziato dalla tangenziale e uno di trasporto pubblico migliorato dal nuovo ponte sull’Adda e magari dal prolungamento della metropolitana potrebbero cancellare l’inferno quotidiano vissuto da migliaia di pendolari brianzoli in viaggio per Monza e Milano. «Non è un tragitto, ma una via crucis». A dare il colpo di grazia all’autostrada ci si è messa la crisi. I finanziatori hanno calcolato che i pedaggi di Pedemontana non consentirebbe di rientrare dagli investimenti «Brebemi e Tangenziale Est Esterna insegnano».