Siringhe a terra e passaggi segreti: l’inferno nel bosco dello spaccio

Anche gli adolescenti nelle Groane per comprare dosi in pieno giorno di NICOLETTA PISANU

Spaccio e consumo di droga

Spaccio e consumo di droga

Cesano Maderno, 28 maggio 2016 - Le siringhe a terra, sfacciate, appena usciti dalla stazione. A ricordare che, al di là del binario, si estende una delle più note piazze di spaccio di droga della Lombardia. «Secondo te è già arrivato?». Il ragazzo, vent’anni circa, è nervoso perché ha perso il treno precedente ed è arrivato a Cesano Maderno, fermata Parco delle Groane, in ritardo: «Scusa, pensavo dovessi venire con me. L’uscita è dall’altra parte». Per tutto il viaggio a bordo del treno suburbano 9 partito da Saronno e diretto ad Albairate, ha cercato di raccogliere soldi tra i passeggeri. Il suo amico si è invece nascosto in bagno non appena il convoglio è partito ed è sceso senza aspettarlo una volta giunto a destinazione. Il ragazzo ha camminato spedito lungo la banchina, in direzione opposta all’uscita. Arrivato in fondo, ha attraversato il binario e si è addentrato nel parco delle Groane. È questa la porta d’ingresso alla piazza. Non ha cartelli, né sentieri. È una radura tra le fronde. Solo sterpaglie, per chi non nota i continui movimenti sospetti, persone di ogni età che entrano ed escono di continuo dal bosco. Spesso, in stato visibilmente confusionale. Come l’adolescente sbucato dalla radura mezz’ora dopo l’ingresso del giovane del treno. Sguardo perso, piede malfermo, emaciato. Alla stazione ferroviaria di Cesano Maderno Groane, che costeggia proprio il parco, basta attraversare l’unico binario, un gesto pericoloso, per poi risalire un terrapieno e addentrarsi nella vegetazione. Una situazione simile si riscontra alla fermata precedente, Ceriano Laghetto Groane. Le persone per procurarsi la droga prendono il treno per Saronno o Seregno. Una tratta diventata nota l’anno scorso per la denuncia di viaggiatori e amministratori locali, che segnalavano i numerosi crimini messi a segno sui convogli. L’anno scorso, i carabinieri di Desio avevano arrestato sette giovani che armati di coltelli e machete rapinavano i pendolari. Tossicodipendenza e reati contro il patrimonio sono legati dal bisogno di denaro per acquistare le dosi. Che nel parco delle Groane, non mancano.

A testimoniare quanto succede tra le frasche dell’oasi, i rifiuti abbandonati nei dintorni della stazione ferroviaria di Cesano Maderno Groane. Nel piccolo parcheggio si trovano numerose siringhe, le loro confezioni e gli aghi. In prossimità di uno degli accessi ufficiali al parco, in via Brigata Sassari, accanto a una statua della Madonna si notano bustine trasparenti come quelle utilizzate dai pusher per confezionare le monodosi di droga, pezzi di cellophane, cartine e filtri, ma anche lattine di birra abbandonate tra i cespugli a lato del sentiero: «Il fenomeno è stato verificato e con il coordinamento della Prefettura di Monza, anche su nostra sollecitazione, si sta lavorando da mesi su questa situazione, che ovviamente non riguarda tutto il parco. Stiamo monitorando», commenta il sindaco di Cesano Maderno, Pietro Luigi Ponti. Nel 2015 la polizia locale ha svolto 46 servizi antidroga, l’ultima operazione delle forze dell’ordine risale a pochi giorni fa e le pattuglie dei carabinieri passano regolarmente nella zona. (Continua...)