Parcheggio abusivo sequestrato a Monza

L’area agricola in via della Offelera era stata trasformata senza permesso

L'area di via dell'Offelera

L'area di via dell'Offelera

Monza, 24 maggio 2019 - SigilliI al parcheggio abusivo di Tir e auto in via dell’Offelera, al confine tra Monza e Brugherio. Ieri pomeriggio gli agenti della polizia locale su disposizione del Gip del Tribunale di Monza hanno proceduto al sequestro preventivo dell’area di trentamila metri quadrati trasformata - senza alcuna autorizzazione - da agricola a produttiva, e parzialmente in discarica abusiva.

E contro cui si erano mobilitati non soltanto i “vicini di casa” e il Comitato di quartiere Sant’Albino, ma anche il Comune. Già a maggio dello scorso anno l’assessore ai Lavori pubblici, Simone Villa, proprio su sollecitazione dei cittadini aveva effettuato un sopralluogo con i vigili su quel pezzo di periferia della città a cui il Piano di governo del territorio attribuisce una destinazione esclusivamente agricola di interesse strategico. Un'area acquistata all’asta a un prezzo molto basso da un imprenditore che si occupa di logistica. Motivo, probabilmente, per cui - una volta sradicati gli orti e il verde, e battuto il terreno - è iniziato un continuo viavai di camion, Tir e auto.

Una situazione al di fuori delle regole e su cui l’Amministrazione comunale ha iniziato a indagare coinvolgendo anche la Procura della Repubblica. E dopo un anno di indagini, gli agenti della polizia locale e la Procura coordinata da Luisa Zanetti hanno chiesto e ottenuto dal giudice delle indagini preliminari il sequestro preventivo dell’area contestata. Già a inizio anno si era riaccesa la mobilitazione anche con il rinnovato interessamento di Legambiente e i residenti della zona avevano raccolto e poi consegnato in municipio una petizione con 250 firme in calce per chiedere un intervento definitivo contro il degrado. Perché oltre all’area di sosta senza permessi sotto stretta osservazione c’è anche la baraccopoli in cui decine di persone, tra cui alcuni minori, vivono senza luce (anche se qualcuno sospetta che si siano allacciati a qualche traliccio perché la notte non si sente più il rumore del motore dei generatori di corrente), acqua, gas e fognature. Ora, però, quell’area, almeno quella a parcheggio, è stata sequestrata.