Ricette rubate per oppiaceo da 8.400 euro

MONZA – OSSICODONE cloridrato. Un oppioide la cui natura narcotica è molto più pesante, e di parecchio, di parecchie altre sostanze simili. Per farsi un’idea, il suo effetto narcotico è 4 volte...

Controlli dei carabinieri in stazione

Controlli dei carabinieri in stazione

MONZA, 11 giugno 2019 - Ossicodone cloridrato. Un oppioide la cui natura narcotica è molto più pesante, e di parecchio, di parecchie altre sostanze simili. Per farsi un’idea, il suo effetto narcotico è 4 volte maggiore della morfina e addirittura 10 volte più alto del metadone. Una manna per i tossicodipendenti, una preziosa merce per gli spacciatori. Per fortuna, però, non è facile metterci le mani sopra. Innanzitutto perché il prodotto, un farmaco, viene venduto solo dietro stretta prescrizione medica. Insomma, ci vuole la ricetta. Non è un caso che un criminale, entrato in possesso di un ricettario medico rubato lo scorso mese di ottobre dall’ambulatorio di un dottore a Cinisello Balsamo, lo stesse utilizzando proprio per procurarsi quel prezioso farmaco e, verosimilmente, rivenderlo sul mercato nero.

Non sappiamo chi avesse rubato effettivamente il ricettario e chi avesse pensato all’ossicodone cloridrato, fatto sta che l’altro giorbno un cittadino egiziano di 39 anni è stato sorpreso con 3 ricette falsificate provenienti proprio da quel ricettario rubato dopo essersi procurato il potente narcotico in una farmacia di Monza. Dalla quale aveva complessivamente acquistato 6 confezioni, per un totale di 168 discoidi. Pare che una volta immessi sul mercato nero avrebbero avuto un valore economico di almeno 8mila e 400 euro. Il nordafricano, che aveva già precedenti specifici, è stato sottoposto a fermo per i reati di ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e/o psicotrope. I carabinieri che lo hanno catturato, i militari della Sezione operativa del Nucleo operativo radiomobile di Monza, stanno però ancora indagando. Ci sono molte cose da chiarire. Facile immaginare ad esempio che l’egiziano, senza fissa dimora e irregolare in Italia, agisse su commissione. Bisogna capire poi anche quante ricette fossero già state staccate, compilate e utilizzate prima dell’arrivo dei carabinieri, che avevano ricevuto una segnalazione dal responsabile dell’Ordine dei farmacisti monzesi.