Solaro, allarme razzie negli orti: i pensionati protestano

Nei 56 appezzamenti comunali assegnati ai volontari si registrano furti di ortaggi e attrezzi ma anche atti di vandalismo

Uno dei tanti anziani al lavoro negli orti messi a disposizione spesso dai Comuni

Uno dei tanti anziani al lavoro negli orti messi a disposizione spesso dai Comuni

Solaro (Monza Brianza), 10 agosto 2020 - Zucchine, pomodori e melanzane sono il “bottino” di chi quasi quotidianamente prende di mira gli orti urbani di Solaro, portandosi via, quasi sempre senza nemmeno quel minimo di attenzione a salvare la pianta, i frutti del lavoro dei pensionati che hanno in gestione gli appezzamenti di terreno comunali. Qualche volta, i visitatori notturnivanno anche ben oltre, come la scorsa settimana, quando all’indomani i titolari degli orti hanno trovato staccionata distrutta, panchine spaccate, reti divelte, rifiuti di ogni tipo a terra, bottiglie vuote di superalcolici e birra, lattine, cartacce.

Un disastro puntualmente documentato e segnalato. C’erano anche i segni di un fuoco acceso a terra, oltre che danneggiamenti come quelli già registrati in passato. Sembrano i resti di un festino organizzato in orario serale e notturno, approfittando del luogo isolato, utilizzando spazi e arredi a disposizione degli assegnatari degli orti. Una situazione che documenta il degrado che da tempo colpisce quest’area verde affidata ad alcuni residenti, perlopiù pensionati, in base a una speciale graduatoria. Spesso vengono rubati prodotti della terra che crescono grazie alla cura degli assegnatari e spesso si trovano i depositi degli attrezzi forzati per rubare qualche strumento di lavoro. Una situazione di abbandono e degrado che si trascina da tempo e che suscita il malcontento degli assegnatari. «Ormai non contiamo più i furti, i danneggiamenti e le presenze non autorizzate in questi spazi, ci vuole più controllo da parte dell’Amministrazione comunale e delle Forze dell’ordine" dicono Nunziante Ferraioli, Michele Riverso e Carmelo Sabatino, che lanciano anche qualche proposta. "Anzitutto bisognerebbe mettere dei cartelli all’ingresso di quest’area spiegando che cos’è e chi ha diritto a utilizzare questi spazi e a coltivare gli ortaggi, magari anche scritti in diverse lingue, in modo che sia chiaro a tutti. Poi anche un contrassegno per le auto, così che qui possano parcheggiare solo quelle di chi ha l’orto assegnato, con i vigili che ogni tanto controllano se tutti hanno il contrassegno. Infine servirebbero delle telecamere per scoraggiare quelli che arrivano qui di sera a fare danni".

C’è delusione e rabbia tra chi frequenta quotidianamente questo luogo, dove sono stati creati 56 spazi a disposizione dei richiedenti per la coltivazione dell’orto. "Qui incontriamo personaggi di ogni tipo, qualcuno viene e chiede educatamente qualcosa e spesso gli viene data, ma se diciamo no, al mattino dopo ci troviamo piante strappate, reti danneggiate e attrezzi rubati".