Operazione di salvataggio per gli alberi più giovani

Squadre speciali per dissetarli: bagnature a tappeto, ogni giorno le autobotti innaffiano i circa mille esemplari messi a dimora negli ultimi tre anni

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di Marco Galvani

Emergenza caldo, squadre speciali per dissetare gli alberi più giovani piantati in città. Ma la siccità ne farà morire il 20%, il doppio rispetto a una stagione normale. Ogni giorno tre autobotti innaffiano i circa mille alberi messi a dimora negli ultimi due anni, oltre alle piante che manifestano sintomi di grave stress idrico. Ma quest’anno, vista l’eccezionale ondata di caldo e l’assenza di piogge, sono state inserite in ‘bagnatura prioritaria’ anche le piante messe a dimora da tre anni: per ogni intervento vengono forniti mediamente 80 litri di acqua, su turni di irrigazione di 7-10 giorni. Il servizio prevede anche la posa di "cippato" per ridurre l’evaporazione del terreno. Uno sforzo straordinario, confermato anche dai numeri: il Servizio di manutenzione del verde - che prevede 400 ore all’anno per le cosiddette "bagnature di soccorso" - negli ultimi dodici mesi, sino a fine giugno, ha realizzato 809 ore, un numero doppio e destinato a crescere ulteriormente. Al di là delle piante giovani, il resto del patrimonio arboreo, in condizioni meteorologiche ordinarie, sviluppa un apparato radicale in grado di renderlo autonomo per l’approvvigionamento idrico. Eppure, viste la situazione attuale e le previsioni meteo, gli agronomi del Comune prevedono di perdere, alla fine della stagione vegetativa, intorno al 20% dei giovani impianti messi a dimora, a fronte di uno storico delle annate precedenti del 10%. In ogni caso, precisano in municipio, "le giovani alberature messe a dimora sono coperte da garanzia di attecchimento con sostituzione gratuita delle alberature non vegete, senza onere aggiuntivo per l’Amministrazione: le sostituzioni sono in programma tra novembre e febbraio".

"Stiamo attuando ogni azione utile per tutelare il patrimonio arboreo di Monza – spiega l’assessore all’Ambiente Giada Turato –. Al momento è impensabile sia dal punto di vista tecnico sia economico programmare ulteriori ‘bagnature a tappeto’ sull’intero territorio comunale. I danni causati dal perdurare di altissime temperature associate alla carenza di precipitazioni straordinariamente anomala di questi mesi stanno purtroppo compromettendo parte del nostro patrimonio verde". Stessa operazione di salvataggio anche all’interno del Parco dove "si sta procedendo con l’innaffiatura delle alberature più recenti attingendo acqua dal laghetto dei Giardini Reali per circa 20.000 litri alla settimana". Discorso a parte i prati dei campi da calcio dello stadio e del centro sportivo Monzello, irrigati grazie a un sistema realizzato con Brianzacque che utilizza pozzi di prima falda, pescando non oltre i 60 metri di profondità, quindi acqua non idonea al consumo umano, ma ottima per innaffiare campi da calcio, da golf, parchi e giardini. Un impianto che evita di sprecare l’acqua potabile degli acquedotti e abbatte lo sfruttamento delle risorse idriche più profonde.