Solaro, trovato morto nel box. Michelangelo: l’auto nuova, il bar e pochi amici

I carabinieri della compagnia di Desio, guidati dal capitano Mansueto Cosentino, stanno cercando di risolvere il giallo

Carabinieri in via Parini a Solaro

Carabinieri in via Parini a Solaro

Solaro, 27 dicembre 2017 - Chi e perché ha ucciso Michelangelo Redaelli? I carabinieri della compagnia di Desio, guidati dal capitano Mansueto Cosentino, stanno cercando di risolvere il ’giallo’ di sabato sera. Quando nel garage di via Parini 1, a Solaro, hanno trovato il cadavere del 54enne, riverso per terra, con una pugnalata netta al collo, e una pozza di sangue attorno.

Secondo i primi riscontri del medico legale, la morte risalirebbe tra le 24 e le 36 ore precedenti. In questi giorni sarà disposta l’autopsia. Gli uomini dell’Arma stanno cercando di ricostruire gli ultimi giorni di vita dell’uomo. Gli ultimi contatti (il telefonino era in casa). Ma anche gli eventuali ’traffici’ e la personalità. Cosa emerge? Redaelli non aveva una vita molto regolare. Single, senza figli. Nessuna occupazione fissa: dava una mano, saltuariamente, a un fiorista. Per il resto, arrotondava probabilmente con un piccolo giro di spaccio di hascisc, in una ristretta cerchia, che aveva mantenuto: circa 20 anni fa, finì in carcere, proprio per spaccio; in casa, durante il sopralluogo i carabinieri hanno trovato alcuni grammi di ’fumo’, ritenuti per uso personale. Negli ultimi anni aveva perso entrambi i genitori, ereditando un ’tesoretto’: due case e i soldi necessari per mantenersi senza troppi problemi e permettersi una macchina nuova. Come la Fiat 500 bianca, ritirata dal concessionario proprio settimana scorsa, accanto alla quale è stato trovato morto.

Una vita all’apparenza senza troppi problemi, con pochissimi amici, e i conoscenti di un bar a Varedo, in via Como, dove era cliente abituale. In queste ore verranno ascoltati coloro che lo conoscono meglio e lo hanno visto nelle ultime settimane. Gli inquirenti, sotto la regìa della Procura di Monza, stanno valutando con attenzione le persone da ascoltare, quelle che possono avere qualcosa di significativo da raccontare. Non ci sono conferme, al momento, sulla presunta cena con amici alla quale Redaelli sarebbe stato invitato, e atteso, quel sabato sera. Non è chiaro nemmeno come avesse programmato di trascorrere le festività natalizie. Oltre agli accertamenti sul telefonino, ai rilievi della Scientifica nel garage e nell’abitazione, alle testimonianze, qualche indicazione potrebbe arrivare da eventuali telecamere di vidoeosrveglianza nei dintorni. Qualche occhio elettronico potrebbe aver immortalato un mezzo o una figura sospetta allontanarsi, nelle ore in cui potrebbe essersi consumato il delitto. Gli inquirenti stanno anche cercando di ricostruire eventuali relazioni sentimentali di Redaelli, per non tralasciare nessuna possibile pista.