REDAZIONE MONZA BRIANZA

Niente medici di base: soluzioni di emergenza

Incaricati provvisori o servizi di continuità assistenziale in Brianza da settembre ne mancano 55 in 36 comuni

Mentre per gli ospedali la gestione del Covid diventa sempre più impegnativa, anche la mancanza dei medici di medicina generale lascia i cittadini disorientati. A Brugherio il sindaco Marco Troiano ha fatto il punto della situazione: "I cittadini chiedono ai sindaci informazioni sui medici e spesso noi sindaci non siamo in grado di rispondere: è una situazione che si sta verificando anche in altri Comuni". A settembre mancavano almeno 55 medici in 36 Comuni di Monza e Brianza. I medici pensionati si sostituiscono o con un nuovo medico o con soluzioni parziali (un incaricato provvisorio, laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio professionale, la continuità assistenziale). "Sono operativi almeno 3 incaricati provvisori e da luglio scorso è stata attivata la continuità assistenziale per gli assistiti di un medico non sostituito a San Damiano. Grazie al contributo economico del Comune - sottolinea il sindaco - altrimenti questo servizio seppur parziale non ci sarebbe stato. Sempre a San Damiano, i pazienti della dottoressa Francesca Viganò sono stati invece assegnati a un incaricato provvisorio".

La continuità assistenziale è stata attivata da qualche giorno anche per gli assistiti del dottor Antonio Carafassi, andato in pensione a fine 2021. I pazienti del dottor Carafassi dovranno quindi rivolgersi al servizio di continuità assistenziale diurna attivato a San Damiano, in via Corridoni 5, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 15.30 alle 18.30. Per parlare con il medico di ambulatorio o per accedere all’ambulatorio occorre comporre il numero unico 116 117, attivo dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30. Entro febbraio arriveranno a Brugherio anche tre corsisti laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio professionale, che potranno avere un massimo di 650 pazienti. "Stiamo lavorando con loro e con Ats per individuare gli spazi dove i medici potranno ricevere i loro assistiti".

La situazione resta critica. Dopo la lunga sospensione dovuta alle decisioni regionali, erano stati riattivati dal mese di settembre Cup, centro prelievi, ambulatori di medicina interna, otorinolaringoiatria, ortopedia, cardiologia e oculistica, poi richiusi per Natale, con la promessa di riaprire da lunedì 10.

Cristina Bertolini