Nel libro "Il banco vuoto" le storie dei bambini ebrei cacciati dalle scuole

Migliaia di bambini e ragazzi a cui è stato impedito da un giorno all’altro di entrare in aula, frequentare i propri compagni e andare a scuola. E poi è toccato anche a tanti insegnanti, espulsi e allontanati dal loro lavoro da presidi, funzionari statali e colleghi ligi agli ordini ministeriali. Era il settembre del 1938 quando il razzismo divenne legge e in tutta Italia vennero applicati i provvedimenti per la difesa della razza, norme che colpirono molto duramente anche il mondo della scuola.

Ieri è stato ricordato quanto, con la presentazione online del libro "Il banco vuoto" della professoressa Maria Teresa Sega, un appuntamento organizzato dalla Biblioteca Triante con il Comune in occasione delle iniziative legate alla Giornata della Memoria del 27 gennaio. Attraverso il racconto del libro, realizzato da Maria Teresa Sega dopo una lunga ricerca negli archivi scolastici italiani, sono state ripercorse le storie delle bambine e dei bambini cacciati dalle scuole elementari, degli studenti espulsi dalle scuole medie e di quelli che non poterono iscriversi alle superiori. Come dell’espulsione di docenti, personale scolastico e studenti ebrei a cui furono proibite le scuole statali.

"Il mondo della scuola fu colpito duramente dal regime fascista – ha commentato l’assessore all’Istruzione Pierfranco Maffé – Bisogna mantenere sempre viva la memoria storica di vicende, anche personali, che hanno lasciato ferite profonde anche nel nostro territorio attraverso progetti in rete, rivolti alle scuole. Abbiamo bisogno di tenere alta l’attenzione dei giovani, aiutandoli a conoscere queste pagine del nostro recente passato, partendo dalle leggi razziali, uno dei passaggi storici più cupi e oscuri avvenuti nel nostro Paese, che ha preparato il terreno al dramma dell’olocausto". Assieme a "Il banco vuoto" (Cierre Edizioni, 2018) è stato presentato anche il libro "Il registro. La cacciata degli ebrei dallo Stato italiano nei protocolli della Corte dei Conti" (Edizioni Il Mulino, 2018) in cui gli autori Annalisa Capristo e Giorgio Fabre hanno ricostruito i nomi, le professioni e le biografie degli ebrei italiani considerati dallo Stato "stranieri" e "nemici" dopo il 1938. M.Ag.