Negozianti disperati: stop al risiko dell’Italia a colori

L’appello di Lissone Commercia contro l’incertezza delle aperture e chiusure continue

Basta coi continui cambi in corsa su aperture e chiusure delle attività e con il variare altalenante delle restrizioni, perché ormai è a rischio la tenuta del tessuto commerciale della città.

Basta soprattutto ora, in un periodo che coincide con la stagione dei saldi, in cui provvedimenti particolarmente limitanti avrebbero impatti pesanti su tante realtà.

A lanciare l’appello per decisioni più chiare e stabili è Lissone Commercia, l’associazione di categoria che riunisce gli esercenti del centro. Nel mirino la zona rossa che "rischia di infliggere il colpo finale al nostro sistema commerciale già in ginocchio". Nuovi giri di vite, sommati alla crisi che da tempo affligge gli esercizi pubblici, finirebbero per "infierire - scrive l’associazione in una lettera aperta - anche su tante attività commerciali che hanno già sopportato il lockdown di novembre e le chiusure di dicembre".

"Nel pieno della stagione dei saldi - spiegano - non esageriamo a definirli provvedimenti feroci e disastrosi". È il caso di nuove chiusure per i negozi "di abbigliamento e calzature, che speravano di recuperare parte del fatturato grazie ai saldi".

"Dobbiamo renderci conto che a rischio c’è la tenuta del nostro sistema economico, già al limite - sottolineano -, perché il tessuto commerciale del centro di Lissone è già fortemente compromesso da mesi di restrizioni della mobilità e di vero caos normativo, con i clienti costretti a destreggiarsi tra regole e divieti che cambiano di giorno in giorno. La stagione dei saldi, già penalizzata con un calo delle spese delle famiglie, sarebbe definitivamente compromessa. Molti comparti commerciali, colpiti dalle restrizioni, rischiano la chiusura se non ci saranno immediati risarcimenti o contributi veloci e sostanziali. La vita di tanti negozi del territorio è appesa a un filo".

Fabio Luongo