'Ndrangheta a Seregno, l'ex sindaco resta ai domiciliari

Il gip respinge la richiesta di revoca avanzata dall'avvocato di Edoardo Mazza

Edoardo Mazza (a sinistra) con l'avvocato Antonino De Benedetti

Edoardo Mazza (a sinistra) con l'avvocato Antonino De Benedetti

Seregno, 2 ottobre 2017 - L'ex sindaco di Seregno, Edoardo Mazza, resta ai domiciliari. Il gip di Monza, Pierangela Renda, ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata venerdì scorso dal suo difensore, l'avvocato Antonino De Benedetti, durante l'interrogatorio di garanzia. Il politico di Forza Italia, uno dei 24 arrestati nella maxi inchiesta della Procura di Monza e della Dda di Milano sulle presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in Brianza, è accusato di corruzione.

Secondo l'accusa formulata dai pm di Monza Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo, sarebbe stato eletto sindaco grazie a un pacchetto di voti sicuri rastrellati sul territorio dall'imprenditore edile Antonino Lugarà, ora in carcere, definito dagli inquirenti il "dominus" del cosiddetto "sistema Seregno". In cambio, avrebbe garantito al costruttore lo sblocco della pratica per la realizzazione di un centro commerciale nell'area ex dell'Orto, sul territorio comunale della cittadina brianzola.