'Ndrangheta, scarcerato dai domiciliari anche l’ex sindaco Mazza

Via l’interdittiva all’ex assessore Ciafrone, fuori Gatti

Il sindaco Edoardo Mazza

Il sindaco Edoardo Mazza

Seregno, 31 ottobre 2017 - Tornano liberi Edoardo Mazza, Stefano Gatti e Gianfranco Ciafrone. Il gip del Tribunale di Monza Pierangela Renda ha disposto la revoca degli arresti domiciliari per l’ex sindaco forzista di Seregno e per l’ex consigliere comunale, indagati nell’inchiesta della Procura di Monza per corruzione urbanistica con voto di scambio all’ombra della ‘ndrangheta. Mentre ha revocato l’interdizione dai pubblici uffici per l’ex assessore alla protezione civile e ai servizi demografici Gianfranco Ciafrone accusato di abuso in atti d’ufficio.

Le revoche delle misure, che avevano ottenuto il parere favorevole del pm monzese Salvatore Bellomo, sono state decise perchè non sono più ritenute sussistenti le esigenze di custodia cautelare. Cosa diversa rispetto alla scarcerazione di Antonio Lugarà, per cui il Tribunale del Riesame di Milano ha annullato l’ordinanza chiesta dalla Procura monzese e firmata dal gip per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza (le motivazioni saranno rese note entro l’inizio di dicembre). La decisione della Procura di dare il consenso alla revoca delle misure cautelari deriva infatti dalla convinzione che l’accusa contestata resta solida e che ormai i tempi sono pronti per andare a processo.

Il pm si appresta infatti in tempi brevi a chiudere le indagini nei confronti di tutti gli indagati e a chiedere al giudice per le udienze preliminari la fissazione di un’udienza per ottenere il rinvio a giudizio. Non solo per la contestata e contrastata vicenda del Piano Attuativo che, secondo l’accusa, il costruttore Antonio Lugarà avrebbe ottenuto allo scopo di realizzare un supermercato nell’area dismessa ex Dell’Orto in via Vallassina a Seregno favorendo l’elezione a sindaco di Mazza nel 2015 e quella del consigliere comunale Stefano Gatti, prestanome in alcune sue società, mettendolo in Comune come suo ‘cavallo di Troia’.

Ma anche per le altre contestazioni di corruzione, rivelazione di segreto e abuso d’ufficio. Intanto però è corsa alle revoche delle misure cautelari. Stefano Gatti rinuncerà al già presentato ricorso al Riesame e così potrebbero fare anche i funzionari comunali Franco Greco e Mauro Facchinetti, così come sta valutando se presentare istanza al gip anche l’ex vicesindaco Giacinto Mariani colpito a sua volta dall’interdizione dai pubblici uffici per abuso in atti d’ufficio.