Blitz anti 'ndrangheta, una "talpa" in Procura avvisava gli indagati

Ai domiciliari un dipendente dell'ufficio che smista le notizie di reato. Il pm: "Un traditore"

La Procura di Monza

La Procura di Monza

Seregno (Monza Brianza), 26 Settembre 2017 - Anche un dipendente della Procura di Monza è finito agli arresti domiciliari nell'inchiesta sulla presunta corruzione per i rapporti tra 'ndrangheta e politica a Seregno che questa mattina ha fatto scattare 27 arresti. Si tratta di Giuseppe Carello, in servizio all'ufficio Sdas che si occupa dello smistamento delle notizie di reato.

L'uomo è accusato di avere approfittato del suo accesso come dipendente al registro degli indagati per informare gli interessati che esisteva un'indagine a loro carico. "La parte amara di questa indagine - ha detto il sostituto procuratore monzese Salvatore Bellomo, che con la collega Giulia Rizzo ha coordinato le indagini dei carabinieri - è scoprire che all'interno dell'ufficio in cui lavori c'è un traditore".

Carello è stato intercettato mentre dettava al telefono l'ordine di iscrizione nel registro degli indagati, salvo poi accorgersi che non era una buona idea parlarne al telefono e rimandare "a prendere un caffè" il suo interlocutore.