'Ndrangheta, il vicesindaco leghista di Seregno si arrende: "Ci dimettiamo" / VIDEO

La giornata più difficile dell’indagato Mariani. Il Carroccio lascia il Consiglio comunale

Giacinto Mariani seduto al concerto del concorso pianistico Pozzoli a Seregno

Giacinto Mariani seduto al concerto del concorso pianistico Pozzoli a Seregno

Seregno (Monza Brianza), 28 settembre 2017 - Ha celebrato un matrimonio, ha presenziato al via del Concorso Pozzoli e ieri mattina ha sostituito il primo cittadino nella commissione elettorale. Il vicesindaco Giacinto Mariani è indagato per abuso di ufficio ma ha ripreso le normali attività amministrative dopo il terremoto politico che martedì mattina ha colpito la Giunta. A differenza del primo cittadino Edoardo Mazza, il vicesindaco leghista è a piede libero e attende di essere interrogato dal Gip che si è riservato la possibilità di applicare nuove misure cautelari, come l’interdizione dai pubblici uffici.

L’agenda del vicesindaco è pienissima e oltre agli impegni istituzionali già fissati (come assessore alla Cultura era presente con l’assessore Ilaria Cerqua alla prima serata in Auditorium del concorso Pozzoli, l’evento pianistico internazionale che ogni due anni porta in città il meglio dei musicisti mondiali) ha dovuto anche sostituire in alcuni appuntamenti comunali di routine come la commissione elettorale normalmente presieduta dal primo cittadino. Ad aprire gli appuntamenti in agenda nel pomeriggio di martedì un matrimonio civile celebrato nella sala di rappresentanza di palazzo Landriani Caponagni in piazza Libertà. A sera il via ufficiale dell’evento musicale dell’anno che per la prima volta è stato ospitato a "L’Auditorium” invece che al teatro San Rocco. Allle 23, dopo il termine delle esibizioni, il vicesindaco è stato contestato dai partecipanti al presidio per la legalità nato dai partiti di opposizione in piazza Libertà che chiedevano le dimissioni.

«Ho fiducia nella magistratura, che faccia il suo corso. Noi dobbiamo dare risposte chiare. Ci sono indagini in corso con diverse contestazioni, certo non è una situazione bella per la città e per tutti noi» ha spiegato Mariani. Sulla richiesta di dimissioni, Mariani prima dell’annuncio ufficiale ha tentato di resistere: «Ci sta, ma non posso fermare il mio lavoro. La vita amministrativa va avanti». Poi la decisione: tutti a casa.