Nasce a Desio la casa dei papà separati

Desio, in una villa confiscata alla mafia il sostegno a genitori e figli. Il procuratore Dolci all’inaugurazione

L'inaugurazione della casa dei papà separati

L'inaugurazione della casa dei papà separati

 

Desio (Monza Brianza) - Una casa destinata ad accogliere papà separati in difficoltà. La nuovissima struttura, ufficialmente aperta ieri mattina, a Desio in via Adamello è sorta grazie al sinergismo dell’Amministrazione comunale di Desio ( impegnata a ricostruire il tessuto sociale avvelenato dalla presenza mafiosa sul territorio) e della cooperativa Atipica che ha diversi anni opera per creare opportunità per le famiglie valorizzando le risorse a disposizione.

È in questo modo che una struttura sequestrata nel corso di un’operazione per contrastare la criminalità organizzata è diventata un centro in grado di fornire opportunità e supporto ai papà che, nel corso della loro separazione, trovano difficoltà a reperire un alloggio per sé e per offrire ai propri figli uno spazio di incontro adeguato. Alla inaugurazione erano presenti tra gli altri il sindaco Roberto Conti, l’assessore alle politiche sociali Paola Buonvicino, il prevosto don Giani Cesena, il maggiore dei carabinieri Luigi Perrone, Alessandra Dolci della Direzione Investigativa Antimafia, Mauro Nova e Stefania Creta di Atipica. Il nuovo servizio sociale si trova in una villa indipendente di circa 270 metri quadri su tre livelli, con giardino di circa 150 metri quadri e un box auto al piano seminterrato di circa 84 metri quadri. Tre anni fa l’Amministrazione comunale ha offerto l’opportunità a realtà del terzo settore di poter entrare in possesso del bene per creare progetti innovativi.

È attraverso questo bando che, alla fine del 2018, era stato scelto il progetto presentato dalla cooperativa Atipica: "Abbiamo affidato i lavori di ristrutturazione - ha affermato il presidente Mauro Nova - alla società Maker Costruzioni attraverso un bando al quale hanno partecipato alcune imprese. Le prospettive per avviare il centro nel corso del 2020 sono andate in fumo a causa dell’esplosione della pandemia che non solo ha condizionato pesantemente la programmazione e la conclusione lavori ma ha anche costretto a rallentare l’avvio a causa delle incertezze economiche che hanno colpito tutto il sistema della cooperazione sociale. L’impegno economico per la ristrutturazione e l’arredamento della sede è stato infatti sostenuto attingendo alle risorse di Atipica senza finanziamenti di supporto".

Ora tutto è pronto per poter avviare ufficialmente le attività e accogliere i primi ospiti. La struttura è stata resa idonea a ospitare otto adulti (padri separati) per un periodo massimo di dodici mesi, eventualmente rinnovabili: "Per i cittadini di Desio - ha affermato il sindaco - ci saranno agevolazioni rispetto all’eventuale lista di attesa e durata della permanenza. La volontà da parte della cooperativa di creare opportunità di maggior favore per i cittadini di Desio è frutto della grande collaborazione sviluppata sia con i servizi sociali sia con la Giunta". Proprio in questi giorni, per dare anche un valore simbolico al centro, si stanno aprendo le discussioni per definire a chi intitolare la struttura. Nella collaborazione fra Atipica e il Comune di Desio è stata da subito forte la sintonia che, al di là del progetto e della specifica attività che si svolgerà nell’edificio di via Adamello, è fondamentale per proseguire in tutti i modi una costante e forte azione di promozione di tutte quelle attività che servono a contrastare l’affermarsi di logiche criminali e della criminalità organizzata nel paese.