Narcotizzata e violentata: lui condannato, lei ritira la querela

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Condannato per maltrattamenti e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti relativi all’ex moglie, mentre ritira la querela e la parte civile la donna che l’aveva accusato di averla sequestrata in casa, narcotizzata, legata a letto, violentata e filmata ma che ora si dice consenziente. Mercoledì il processo che ha visto infliggere 4 anni a un 47enne di Brugherio, ingegnere, in passato sposato e padre di famiglia e ieri invece l’altro dibattimento relativo al suo arresto nell’aprile 2021 da parte dei carabinieri che avevano trovato nella sua abitazione una 51enne distesa sul letto con delle cavigliere ai piedi che le impedivano di muoversi, intontita e sotto l’obiettivo di una telecamera. Nei cassetti erano nascosti corde, manette e collari erotici e una boccetta di tranquillanti. Tutto è iniziato quando la donna ha accusato un malore in strada e i soccorritori si sono accorti che aveva assunto una eccessiva quantità di benzodiazepine e l’hanno trasportata al pronto soccorso, dove i medici hanno raccolto il suo racconto dei presunti abusi subìti dal 46enne conosciuto soltanto un mese prima. I militari sono intervenuti nell’abitazione dell’ingegnere, chiamati da alcuni vicini di casa che sentivano forti rumori provenire dall’appartamento, dove la donna era tornata per chiedere all’uomo di impedire la diffusione di un filmato che la ritraeva dal contenuto sessuale ed era stata, secondo l’accusa, nuovamente abusata. Questa volta era scattata la denuncia. Ieri l’ex marito e la figlia della 51enne sono stati sentiti al processo a porte chiuse per violenza sessuale, sequestro di persona e revenge porn. Nel frattempo però l’imputato ha ottenuto gli arresti domiciliari.