Monza, mille chitarre più quella di Vasco: Stef Burns ha aperto la Music Week

In piazza Trento e Trieste

Stef Burns con l'assessore Longo

Stef Burns con l'assessore Longo

Monza, 7 ottobre 2019 - «Questa è una cosa vera, non è digitale, non è elettronica. Le persone, insieme, si ritrovano per fare qualcosa insieme, con uno strumento, il mio strumento preferito, la chitarra. E’ una bella cosa, più umana. E sono grato agli organizzatori e a Monza per questo tipo di eventi invece che la discoteca». Stef Burns, il chitarrista di Vasco, degli Y&T, di Alice Cooper (solo per non stare a raccontare tutte le altri grandi collaborazioni artistiche), è il protagonista assoluto di «Mille chitarre» in piazza Trento e Trieste. E’ lui ad aprire la «Monza Music Week», la settimana dedicata alla musica, con un evento che è al tempo stesso un raduno, un concerto, una festa. Quell’atmosfera alla «spiaggia e falò» dove non ci sono limiti di età o di bravura. Armati di chitarra, in molti hanno riempito la piazza davanti al palco, bambini ai primi accordi, ragazzi da band studentesca e «veterani» dei raduni anni Sessanta. Le hanno cantate e suonate tutte le canzoni in scaletta: «La canzone dell’amore perduto» di Fabrizio De André, «C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones» di Mauro Lusini, «Imagine» di John Lennon, «La canzone del sole» e «10 ragazze per me» di Lucio Battisti, «Urlando contro il cielo» di Ligabue, «L’italiano» di Toto Cutugno, «Liberi Liberi» di Vasco, «Mille chitarre» di Isaia Mori, ossia il cantautore bresciano che ha ideato la manifestazione, e per finire, un medley con «50 Special - Il gatto e la volpe - Odio i lunedì». «Un happening dove tutti sono protagonisti ma anche – l’orgoglio di Massimiliano Longo, assessore alla Cultura - un’occasione per costruire una vocazione turistica per Monza».