Monza, ecco il muro contro gli spacciatori

Finiti i lavori per la paratia lungo la ferrovia al quartiere San Rocco

Il muro che dovrebbe fermare gli spacciatori

Il muro che dovrebbe fermare gli spacciatori

Monza, 18 gennaio 2019 - E'  è stato costruito il muro contro lo spaccio e l’abbandono dei rifiuti. Anche la città di Teodolinda ha il suo muro anti pusher e anti delinquenti. Sono finiti i lavori di costruzione della paratia in cemento, alta 2 metri e 40 centimetri, che si snoda in via Paisiello per circa 70 metri al confine con la ferrovia. Un muro alto  e lungo che dovrebbe arginare il problema dello spaccio e dell’abbandono dei rifiuti. Da circa due anni i residenti della via, nel cuore del quartiere di San Rocco dove il martedì mattina si svolge anche il mercato rionale, lamentavano la criticità di quel tratto lungo i binari del treno. Il problema riguardava non solo l’abbandono dei rifiuti, ma soprattutto gli strani traffici illeciti a tutte le ore del giorno e della notte, con segnalazione di spaccio di stupefacenti. Poi la brutta abitudine di utilizzare quel tratto senza protezione da parte dei topi di appartamento che potevano così fuggire indisturbati attraversando i binari della ferrovia dopo aver rubato nelle palazzine che affacciano sulla via.

Una postazione  strategica anche per i pusher: nella piazzetta trafficavano indisturbati e nella piccola apertura ricavata nella recinzione che già in passato era stata posizionata potevano rapidamente dileguarsi non appena arrivavano le forze dell’ordine. Una manna dal cielo anche per maleducati e malintenzionati: la mancanza di una vera e propria protezione permetteva di usare quel tratto come discarica soprattutto la sera e la mattina presto. "Le Ferrovie  in passato erano già intervenute per cercare di risolvere questo problema - spiega Salvatore Russo, oggi consigliere comunale della Lega che già anni fa si occupò di questa faccenda accogliendo le lamentele di alcuni residenti -. È un intervento di loro competenza, anche se più volte i cittadini avevano fatto riferimento direttamente al Comune. Le Ferrovie avevano posizionato una recinzione, ma qualche malintenzionato l’aveva rotta creando un’apertura che con il passare del tempo si è allargata, e permettendo perciò la continuazione dei traffici illeciti". Ina diffusa  sensazione di insicurezza e soprattutto la rabbia di alcuni residenti verso l’inciviltà dei cittadini che avevano scambiato quell’angolo del quartiere di San Rocco in una discarica e in un punto di ritrovo sicuro per i traffici illeciti. Veniva usata come pattumiera non solo dai ragazzi che la sera spesso si ritrovano per bersi una birra, ma anche come luogo di scarico di pneumatici, rifiuti ingombranti, latte di vernice, batterie delle automobili e sacchi dell’immondizia. Il problema più sentito riguardava comunque la sicurezza.

"Con questo muro alto e lungo i residenti potranno dormire sonni tranquilli - aggiunge Russo -. Sarà difficile scavalcarlo sia per i ladri, sia per gli spacciatori. Comunque è un deterrente». Il muro è dotato  anche di una porta, naturalmente chiusa a chiave, che permetterà agli operai delle ferrovie di intervenire senza problemi in caso di necessità, oltre a un passaggio in sicurezza. Ultimato, ma completamente grigio, c’è l’idea di coinvolgere i ragazzi del quartiere nella tinteggiatura.  "In occasione delle prossime pulizie di primavere - conclude Russo -. Sarebbe bello affidare la parte del muro anti spaccio a giovani artisti così che possano dargli vita e colori, evitando in questo modo che i writers lo imbrattino. L’idea del muro anti spaccio dipinto dai ragazzi ha un grande valore educativo, un segnale di rispetto della legge e delle istituzioni, una risposta educativa a chi per anni ha utilizzato quell’angolo di San Rocco in maniera illegale".