Muore in gita a 26 anni Bovisio piange Stefano

Di notte pasticciere, di giorno educatore in oratorio e volontario nella Caritas. È precipitato lungo il sentiero Belvedere sul monte Coltignone, inutili i soccorsi

di Veronica Todaro

Il classico bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, impegnato nel sociale, in parrocchia, in oratorio dove è cresciuto, nella Caritas, con gli adolescenti che guidava nel loro percorso di fede.

Ieri mattina l’intera comunità di Bovisio Masciago è caduta nello sconforto alla notizia della morte di Stefano Ronchi, il 26enne che assieme ad altri due ragazzi aveva deciso di trascorrere la giornata di festa prima facendo una passeggiata su un sentiero di quelli definiti semplici, poi un pranzo in un ristorante della zona, per riuscire a fare rientro in paese nel primo pomeriggio. Il programma però ha preso una piega drammatica quando poco dopo le 11, lungo il sentiero Belvedere, sul Monte Coltignone, il 26enne è precipitato per circa 200 metri.

Per cercare di salvarlo dalla base di Villa Guardia a Como sono decollati i soccorritori di Areu dell’eliambulanza di Como e si sono messi in marcia anche i tecnici volontari del Soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana.

Quando i soccorritori hanno recuperato l’escursionista, ormai non c’era più nulla da fare. Il feretro è stato poi ricomposto nella camera mortuaria della sede del Soccorso alpino del Bione a Lecco e poi trasferito ieri pomeriggio a Bovisio in una casa funeraria, per poi essere portato nella sua abitazione. A lanciare l’allarme sono stati altri escursionisti che avrebbero visto il giovane cadere nel vuoto. Gli accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente sono ancora in corso.

Mai un’imprudenza, neanche questa volta: secondo le prime ricostruzioni Stefano sarebbe inciampato, per poi rotolare sul prato in pendenza e cadere in un baratro a più salti. Sotto choc i due amici che erano con lui. Il giovane lavorava di notte come pasticciere e l’intera giornata la dedicava ai suoi ragazzi, impegnato come educatore anche d’estate al centro estivo.

La notizia ha raggiunto tra gli altri anche il sindaco Giovanni Sartori: "Esprimo alla famiglia il mio cordoglio e quello dell’amministrazione comunale. Una vera tragedia a pochi giorni dal Natale. Un ragazzo solare, impegnato a fare del bene. Davanti a questi drammi non ci sono parole".

Ieri pomeriggio molti amici si sono radunati nel teatro di piazza Anselmo IV, raggiunti dal parroco don Giuseppe Vergani e dal coadiutore don Mirco Motta. Proprio questa sera sarebbe dovuto andare in scena lo spettacolo della compagnia giovanile “Le Nuove Espressioni“.

A prove in corso, i giovani attori, amici di Stefano, sono rimasti in teatro, facendosi forza a vicenda, decidendo di rinviare l’evento in segno di lutto. Troppo grande il dolore.