Monza, anno record per le multe

Nel 2018 sanzioni per 7,6 milioni, mai una cifra così alta

Vigili al lavoro in un controllo stradale

Vigili al lavoro in un controllo stradale

Monza, 19 gennaio 2019 - E' boom di multe in città dove mai come nel 2018 sono stati incassati dal Comune tanti soldi dalle sanzioni staccate dai vigili. E, anche se in calo, le previsioni di ricavi dalle multe nell’arco del 2019 restano alte rispetto alla media storica della città. L’anno scorso si è raggiunto il record con il conto finale delle infrazioni accertate sulla strada e sanzioni per altri tipi di illeciti riscontrati dalla polizia locale di 7,6 milioni di euro, l’incasso più alto mai raggiunto dalle multe in città. Mentre per il 2019 l’aspettativa è di raggiungere una cifra di 6,6 milioni di euro, di cui quasi 6,2 milioni dalle sole violazioni al codice della strada: si tratta per ora solo di una stima, una cifra inserita alla voce “entrate” del nuovo bilancio di previsione del Comune che nelle prossime settimane arriverà in Consiglio comunale per l’approvazione, ma resta indicativo della tendenza in corso in città.

La previsione di 6,6 milioni di multe, dopo il record del 2018, è in linea con il precedente “peggiore” anno per gli automobilisti monzesi, il 2016 quando in municipio le sanzioni hanno fruttato 6,7 milioni. Sono i valori più alti degli ultimi anni: nel 2017 la somma complessiva accertata delle multe è arrivata a 4,9 milioni, nel 2015 è stata di 5,3 milioni mentre l’andamento dei proventi dalle multe negli anni precedenti era stato di quasi 4,9 milioni nel 2014, 4,2 milioni nel 2013, poco più di 4 milioni nel 2012 oppure poco meno di 5 milioni nel 2011. L’andamento sul lungo periodo è in crescita ma, anche se sono anni di ristrettezze economiche per gli enti locali e a Monza ogni anno si riducono i trasferimenti dallo Stato (per il 2019, due milioni in meno), spingere sulle multe non è un metodo che fa fare solo cassa al municipio. Non tutti pagano le multe e controllare, sollecitare, notificare, contestare, affrontare contenzioni e ricorsi, sono costi, ma soprattutto per legge metà dei proventi ricavati dalle sanzioni al codice della strada il Comune non è libero di spenderli come vuole.

Una norma del 1992 vincola il 50% dei soldi delle multe a essere reinvestiti "in strada", solo per spese a favore della sicurezza stradale, la manutenzione della segnaletica, interventi di tutela dell’utenza debole e le attrezzature e gestione della Polizia locale. Con il documento di previsione per il 2019 dei proventi delle sanzioni quindi si ripartiscono anche i fondi che durante l’anno saranno usati per azioni di sicurezza stradale e attrezzature. Per il 2019 la metà multe previste per violazioni al codice della strada, ammonta a poco più di 3 milioni, e la quota maggiore pari a 2,1 milioni è destinata ad azioni per migliorare le strade, implementare o sostituire la segnaletica e ammodernare le infrastrutture per la viabilità e migliorarne la sicurezza. Altri 751mila euro andranno a coprire le spese per potenziare le dotazioni della polizia locale con strumenti per il controllo della circolazione e attrezzature in uso ai vigili, mentre la parte restante va per le spese di organizzazione interna e del personale in servizio, e 80mila euro per spese di miglioramento della sicurezza stradale specifiche per il trasporto pubblico.