Motivi di lavoro, si dimette il segretario Pd Raimondi

Ricopriva l’incarico dal 2018, dopo aver ottenuto la vittoria al congresso tra i primi sostenitori della candidatura a sindaco di Lamperti

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di Marco Galvani

Alla vigilia delle elezioni amministrative il segretario cittadino del Pd si dimette. "Motivi lavorativi", la motivazione a corredo della decisione formalizzata un paio di settimane fa. Matteo Raimondi, 32 anni, ricopriva l’incarico dal 18 novembre del 2018, dopo aver ottenuto la vittoria al congresso col 55,36% dei voti. Adesso la scelta di fare un passo indietro, lui che era indicato tra i primi sostenitori della candidatura a sindaco per il centrosinistra di Marco Lamperti, attuale consigliere comunale.

"Il lavoro in vista delle elezioni su Monza prosegue regolarmente – assicura il segretario provinciale Pietro Virtuani –. Per la segreteria cittadina stiamo ragionando al nostro interno per scegliere un nuovo segretario".

Lamperti che, come gli altri nomi circolati in queste settimane di grandi manovre, ha sempre evitato di esporsi. Lasciando all’ipotetica prospettiva delle primarie il verdetto definitivo sul nome del capitano che guiderà la squadra del centrosinistra nella sfida contro il sindaco uscente Dario Allevi.

Una partita elettorale che si preannuncia complicata: da una parte c’è l’esito elettorale dell’ottobre scorso che, rispetto al successo nelle grandi città, da Milano a Roma, da Napoli a Torino, ha certificato come in Brianza, a parte Vimercate, il progetto del centrosinistra non abbia fatto breccia.

Dall’altra c’è un Allevi che nell’ultimo sondaggio di governace poll ha guadagnato consensi rispetto al giorno della sua proclamazione, passando dal 51,3% al 56,5% (+5,2%).

Ma il centrosinistra ha "alcuni nomi di possibili candidati competenti e riconosciute dalla cittadinanza", assicura Pietro Virtuani, segretario provinciale del Partito democratico: "Le primarie sono ancora una possibilità, ma vediamo se riusciamo ad arrivare a una scelta politica condivisa".

A parte Lamperti, nei circoli si è parlato anche dell’ex consigliere provinciale Domenico Guerriero, di un possibile "rappresentante della società civile", un professionista come lo era stato l’architetto Michele Faglia, candidato indipendente "adottato" dall’Ulivo monzese ed eletto sindaco al ballottaggio nel 2002, ma anche del direttore generale del Comune di Bergamo, Michele Bertola.

Quest’ultimo, monzese nonostante lavori per l’amministrazione orobica, è un nome esterno al partito e fratello di Cherubina Bertola, ex vicesindaco di Roberto Scanagatti e attuale vicesegretario cittadino del Pd.

Sarà lei, insieme all’Assemblea cittadina e ai circoli, e alla segreteria provinciale ad accompagnare il centrosinistra all’appuntamento elettorale lavorando sul sostegno anche di Azione, Possibile, Lab Monza, Verdi, Monza Attiva, i renziani di Italia Viva e Più Europa.