Zincol di Bellusco, le Rsu hanno raccolto 8mila euro per la famiglia di Diouf

L’emergenza Covid non ha fermato la solidarietà per la famiglia dell’operaio morto al lavoro il 29 febbraio

Diouf Saliou, l’operaio 44enne della Zincol di Bellusco morto in fabbrica il 29 febbraio

Diouf Saliou, l’operaio 44enne della Zincol di Bellusco morto in fabbrica il 29 febbraio

Bellusco (Monza Brianza), 26 maggio 2020 La tragedia, il dolore e il cuore grande dei metalmeccanici brianzoli. I redditi traballanti dell’emergenza Covid non fermano la solidarietà per la famiglia di Diouf Saliou, l’operaio 44enne della Zincol di Bellusco morto in fabbrica il 29 febbraio. La prima vittima sul lavoro in provincia nel 2020. Le Rsu hanno raccolto quasi 8mila euro per la moglie e i quattro figli costretti a misurarsi con la prova più crudele. Fino a quel maledetto sabato la vita del gigante buono di origini senegalesi "era una storia di successo, come tante altre con stranieri protagonisti della quali ci si occupa troppo poco – dice commosso Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom-Cgil Brianza -. Immigrato giovanissimo era entrato nel gruppo di Felice Colombo senza più uscirne. Si era perfettamente integrato, tante aziende devono molto a uomini come lui".

I sacrifici gli avevano permesso di mettere su casa e di diventare una colonna della sua comunità. Era amato e rispettato da tutti anche in ditta, sempre con il sorriso sulle labbra, l’amore per quel che faceva e per quella normalità che si era conquistato giorno dopo giorno fino al dramma. Forse un errore, forse no – l’indagine è in corso – ha messo fine per sempre a tutto. L’appello del sindacato a dare una mano alla famiglia è rimbalzato nei reparti, distanza e cassa integrazione non hanno impedito alla catena della bontà di continuare ad accumulare un piccolo tesoro euro dopo euro, frutto di tanti sforzi. Era nato tutto con un passaparola. "Dudu non diventerà un numero", assicurano gli amici.

Fra i morti italiani sul lavoro dall’inizio dell’anno è il 53esimo, insieme alle croci ci sono anche 43mila denunce di infortunio. Dati pre-pandemia. Ma la fotografia di Inail evidenziava già un aumento delle vittime del 18,2% rispetto al 2019. Quando la maglia nera andò alla Lombarda con 67 casi. Un lungo file di Excel li ricorda uno a uno. Manovali, artigiani, elettricisti, domestiche. Uno strazio che non ha risparmiato quattro ragazzi rimasti senza padre.