Morte di Simone Mattarelli, la famiglia arruola la criminologa Bruzzone

Il ragazzo di Lentate sul Seveso era stato trovato impiccato a Origgio, nel Varesotto. Per fare luce sull’accaduto i genitori si erano opposti alla richiesta di archiviazione

La criminologa Roberta Bruzzone

La criminologa Roberta Bruzzone

Lentate sul Seveso (Monza), 4 maggio 2022 -  Per fare riaprire le indagini sulla morte di Simone Mattarelli i suoi familiari si rivolgono alla criminologa Roberta Bruzzone. L’esperta analizzerà tutta la documentazione sulla morte del 28enne di Lentate sul Seveso che fu ritrovato impiccato dentro una ditta ad Origgio nel Varesotto dopo essere fuggito la notte del 3 gennaio 2021 ad un posto di controllo dei carabinieri a Desio. Il caso è stato archiviato dal Tribunale di Busto Arsizio, su richiesta della stessa Procura, come suicidio.

Per fare luce sull’accaduto i genitori e il fratello del 28enne si sono rivolti all’avvocata Roberta Minotti e si sono opposti alla richiesta di archiviazione, contestando la presenza sul corpo di Simone di lesioni non compatibili con un suicidio e altri particolari ritenuti poco chiari e chiedendo la prosecuzione degli accertamenti.

La criminologa Bruzzone sul caso Gigi Bici

Ma la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio Tiziana Landoni ha archiviato il fascicolo penale contro ignoti per istigazione al suicidio. Per la gip la sola presenza di "impronte lasciate da piedi scalzi" nel tragitto che ha portato a rinvenire il corpo senza vita di Simone e non anche segni di trascinamento è la chiave della vicenda, mentre per le lesioni cutanee "è ragionevole ritenere che se le sia procurate mentre scavalcava la recinzione dell’area industriale, peraltro sotto l’effetto stupefacente della cocaina".