Maria Teresa Avallone morta per il ritocchino: chiesti due anni per il chirurgo estetico

Seregno, Maurizio Cananzi è imputato di omicidio colposo: dopo l'anestesia la paziente 39enne andò in arresto cardiaco e morì dopo tre giorni di coma

Maria Teresa Avallone

Maria Teresa Avallone

Seregno (Monza e Brianza), 31 gennaio 2023 - Due anni di reclusione con la pena sospesa per omicidio colposo è la condanna chiesta dalla Procura di Monza nel processo al Tribunale di Monza che vede imputato un chirurgo estetico di Seregno, Maurizio Cananzi. Il medico è accusato per il decesso di Maria Teresa Avallone: la 39enne era morta dopo tre giorni di coma per un arresto cardiaco, che l'aveva colpita durante la preparazione con anestesia locale a un trattamento di sollevamento dei glutei con fili sottocutanei.

La donna, impiegata all’ufficio accettazione dell’ospedale San Raffaele di Milano e residente a Desio, si era recata il 5 marzo 2019 nello studio del chirurgo estetico per un trattamento in day hospital. Secondo la ricostruzione della vicenda giudiziaria, pochi minuti dopo l'anestesia, la donna è andata in arresto cardiaco. Immediatamente il chirurgo, che in quel momento si trovava da solo con la paziente all’interno dell’ambulatorio, ha iniziato il massaggio cardiaco e ha chiesto l’intervento del 118. Poi l'arrivo dell'ambulanza e il trasporto all'ospedale San Gerardo di Monza, dove la 39enne è stata ricoverata nel reparto di Neurorianimazione. Ma è morta senza mai riprendere conoscenza.

Secondo l'accusa, il chirurgo ha operato da solo nel suo studio e non è riuscito a gestire la crisi epilettica avuta dalla paziente per un raro caso di allergia all'anestetico, che invece andava sedata. Inoltre, quando è intervenuto l'arresto cardiaco, non ha applicato il defibrillatore presente in studio, limitandosi al massaggio cardiaco. Accuse negate dall'imputato, secondo cui i parametri della paziente indicavano che non poteva essere defibrillata. Alla prossima udienza la sentenza del giudice.