Morgan non paga gli alimenti ad Asia Argento, pignorata casa: "Chiedo un po' di rispetto"

Il cantante lascia un lungo post sul suo profilo Facebook per fare chiarezza

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Monza, 31 dicembre 2017 - Qualche settimana fa aveva scelto di mettere all’asta il suo passato attraverso il sito Morgan Museum: dai vestiti dei primi concerti alla Fender Precision, dal cappello dressage di Songbook alle carte su cui ha composto i suoi brani e quelli dei Bluvertigo. Ora sarà venduta anche la sua casa. Questa volta però lo ha deciso il Tribunale civile di Monza, che ha messo all’asta l’appartamento di Marco Castoldi, alias Morgan: 153 metri quadrati più un box doppio verranno battuti a gennaio al prezzo base di 328mila euro. A chiedere il pignoramento dell’immobile monzese è stata la ex compagna Asia Argento, secondo la quale dal marzo 2011 il musicista non pagherebbe gli alimenti alla figlia. A confermarlo è l’avvocato dell’attrice, Samantha Luponio del foro di Roma. Secondo il legale, da più di sei anni Asia Argento non percepirebbe l’assegno da duemila euro al mese stabilito nel 2010 dal Tribunale dei minori di Roma, quale mantenimento della figlia.

Oggi Morgan vuole spiegare alcune cose e lo fa tramite un messaggio che ha anche pubblicato sul suo profilo Facebook, insieme alla canzone 'La ballata dell'amore cieco'. Il cantante parla della sua vita, delle sue due figlie (un’altra avuta con un’altra donna), di lavoro, musica e soldi.  Scrive di avere problemi economici e fa capire che la colpa è di chi gestiva il suo denaro. Parole e farsi di un ragazzo brianzolo, un mix di talento e operosità con obiettivi ambiziosi e sogni semplici, ma che non si è sentito rispettato anche da chi gli aveva detto 'ti amo'.

LE DIFFICOLTA' IN FAMIGLIA - "Mettiamo subito le cose in chiaro - si legge - : non sono uno particolarmente legato al denaro (la penso come Silvano Agosti cioè quando si ha un tetto, del cibo e dei vestiti, tutto il denaro in più è una sconfitta) perciò non sono mai stato attento al calcolo e al risparmio. Ma da buon artigiano-medio, una cosa ho fatto, e che ho potuto fare perché lavoro da quando ho sedici anni, da quando mio padre mi ha lasciato - unico figlio maschio - costretto a dover portare a casa soldi per continuare a campare, io, mia madre, mia sorella, e intanto studiare al liceo e al conservatorio, perché non volevo permettere che, sia io che mia sorella, non coltivassimo l'interesse per gli studi, per la musica e per la cultura soltanto perché mio padre aveva fallito nella vita e se l'era data a gambe. Già c'era la sofferenza di un lutto così assurdo, ci mancava pure che tutto ciò ci rovinasse la vita. Ci siamo rimboccati le maniche. Abbiamo pagato la casa, mettendo insieme le forze. Abbiamo continuato a studiare musica, lei il violoncello e io il pianoforte. Non mi sono laureato ma ho fatto il professionista musicista, mi conoscete tutti, non sono una persona superficiale, qualche libro l'ho letto, qualche strumento lo suonicchio".

IMPEGNO E TALENTO - "Dicevo, non venero il denaro ma una casa sono riuscito a comprarmela, banalmente, una, l'unica, altro che villa al mare, chalet in montagna, residenza di famiglia in campagna, appartamento in centro…! Ma di cosa stiamo parlando? Una benedetta prima casa, l'unica, per metterci dentro una famiglia, dei figli, un televisore, un pianoforte, e il minimo per una vita tranquilla e dignitosa. Altro che rockstar, altro che figli d’arte: sono una persona comune, per bene. Ma artista. Mi son fatto da solo. A diciassette anni ho firmato per una major - la Polygram, e ho inciso il mio primo album. Non c'erano mica i talent show, nemmeno l’ombra".

L'IMPEGNO PER LE FIGLIE -  Morgan poi parla dell'impegno verso le due figli e di ciò che è accaduto ai suoi risparmi. "Io ho due figlie, l'averle messe al mondo è stata una scelta, non un incidente, perciò è logico che non mi sottragga al fatto di mantenerle al massimo delle mie possibilità, e non ho mai battuto ciglio quando i tribunali hanno stabilito gli assegni, nello stupore dei miei avvocati che tentavano di farmi ridimensionare le somme. Intanto io, che tra l'altro non ero quello che aveva voluto la separazione, continuavo a lavorare come sempre, e i soldi li facevo gestire di volta in volta a professionisti, i cosiddetti commercialisti, cosa che fanno tutti, non solo chi al denaro non è particolarmente attento. Per farla breve, un giorno sono caduto dal pero, ed è stato non molto tempo fa, quando, dopo un’intera stagione di lavoro televisivo, una stagione campionessa di incassi, con ascolti record, mi trovo senza compenso. Perché? Innanzi tutto perché metà se li è presi Equitalia. E l'altra metà, non mi viene corrisposta semplicemente facendo appello alla mia “indisciplina”. Così, da un giorno all'altro io vengo a sapere che ho un gigantesco debito con l'Agenzia delle Entrate, accumulatosi in dieci anni di tasse mai pagate. Cosa???? Non sapevo nulla perché nessuno me l'aveva detto. Semplice: non te lo puoi inventare, se non te lo dicono. Nessuno nemmeno mi aveva chiesto un parere. Io di certo non ho mai detto a chi gestiva il denaro di non pagare le tasse, anzi, quando chiedevo notizie sul denaro - che mi sembrava sempre un po' meno di quello che mi pareva dovesse essere la quantità -  mi veniva detto: "eh, si è vero, ma le tasse sono alte”. E invece non venivano pagate. Quindi dove sta il denaro? Boh. Io mi sono soltanto affidato a dei professionisti".

IL DENARO - Sul tema del denaro il cantante torna più e più volte: "Tutti sono interessati solo ai soldi, amano e odiano per soldi. Io quando i soldi mancano sono tranquillo, perché la mia ricchezza è fatta di altro". Infine, un pensiero per Anna Lou, "una bambina fantastica, che non ha colpa, semmai la fortuna di essere figlia di un musicista realizzato e di una attrice con un albero genealogico talmente grande che non ci sta neanche nei parchi delle sue ville in Toscana o nei giardini pensili delle sue terrazze romane. Ma il problema non è mica Asia. Sono certo che lei non c'entra nulla con questa faccenda". e conclude: "La cosa che mi importa è che mia figlia mi vuole bene e si merita genitori che dialoghino volando alto e non solo di mere faccende pecuniarie. Magari di arte, ogni tanto".