Morbillo, morto bambino di sei anni: "Fratelli non erano vaccinati"

Il bimbo di 6 anni era malato di leucemia, sarebbe stato contagiato dai fratelli maggiori. Il decesso per complicanze polmonari e cerebrali dovute al morbillo. "Immunità di gregge lo avrebbe salvato"

L'ospedale San Gerardo di Monza

L'ospedale San Gerardo di Monza

Monza, 22 giugno 2017 - Un bambino di sei anni è morto "per complicanze polmonari e cerebrali da morbillo". A rendere nota la nota la notizia è stato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Il bimbo era affetto da leucemia e per questo era ricoverato in ospedale dal 15 marzo. Secondo quanto confermato da fonti ospedaliere il bimbo sarebbe stato contagiato dai suoi fratelli maggiori. In base a quanto riferito, la famiglia avrebbe preferito non far vaccinare i due figli più grandi, nonostante il più piccolo - proprio a causa della leucemia - avesse un sistema immunitario compromesso, e quindi non potesse né essere vaccinato né difendersi da solo contro eventuali infezioni.

"FONDAMENTALE IMMUNITA' DI GREGGE" - "È deceduto, in data odierna, per complicanze polmonari e cerebrali da morbillo, il piccolo di 6 anni che si trovava presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale San Gerardo di Monza - ha spiegato l'assessore -. La storia di questo piccolo affetto da leucemia è l’esempio di come la cosiddetta ‘immunità di gregge’ sia fondamentale per la protezione di coloro che, per la loro malattia o per lo stato di trattamento in cui si trovano, non sono protetti, anche quando fossero vaccinati dal morbillo così come da altre malattie infettive”.

“Il piccolo – ha spiegato l’assessore - era affetto da una Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA), malattia che oggi ha una probabilità di guarigione in oltre 85% dei casi con forme simili. In data 15 marzo, per il sospetto di infezione da morbillo (diagnosi confermata il 16 marzo), è stato trasferito in terapia intensiva per il peggioramento progressivo del quadro polmonare con necessità di assistenza respiratoria. È stato intubato e successivamente è iniziata l’assistenza mediante ECMO per insufficienza cardiaca o respiratoria, proseguita fino alla data di oggi. Ci tengo a sottolineare come solo l’immunità di gregge, cioè la vaccinazione di oltre il 95% dei bambini, sia l’unica strada per tutelare soggetti immunodepressi o che hanno contratto malattie come nel caso del piccolo del San Gerardo, che per queste ragioni non possono vaccinarsi”.

LORENZIN: RISPETTARE VERITA' SCIENTIFICHE - Sulla vicenda è intervenuto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: "È dolorosissimo commentare la morte del bimbo di 6 anni a Monza che si sarebbe probabilmente salvato dalla leucemia ma che il morbillo ha ucciso perché essendo malato non poteva essere vaccinato - ha detto il ministro - Succede, come dice la scienza, quando manca l' immunità di gregge. Non serve aggiungere parole, bisogna rispettare la medicina e le verità scientifiche per fare il bene dei nostri figli. Sono vicina ai genitori e al loro immenso dolore". 

BURIONI: VACCINARE E' ATTO DI RESPONSABILITA SOCIALE - "Questa tragedia evidenzia quanto vaccinare i propri figli non sia un atto di protezione individuale ma di responsabilità sociale, per proteggere i più deboli" ha detto Roberto Burioni, virologo dell'università Vita-San Raffaele di Milano -" Questa terribile tragedia ci ricorda nel mondo più atroce quanto è importante vaccinarsi, perchè se tutti si vaccinano il virus non circola e anche bambini come questo sono protetti. È una vergogna che qualcuno abbia la spudoratezza di dire che il morbillo è una malattia da nulla. Tipicamente si scrive su Facebook 'io l'ho avuto e non mi è successo niente'. Questo ragazzino non potrà scrivere su Facebook che non è vero". Le statistiche, sottolinea l'esperto, dicono che in media ogni 3mila casi c'è una complicanza mortale. "Spesso dicono a noi scienziati che gridiamo 'al lupo', che facciamo allarmismo - commenta  Burioni - ma spero che almeno stasera chi lo fa abbia qualcosa su cui riflettere. Il messaggio che deve venire da questa vicenda è che tutti si devono vaccinare, i bambini ma anche gli adulti, in modo da proteggere anche chi non può farlo".