CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Rivoluzione sosta a Monza: da oggi solo strisce blu. Negozianti e commessi sul piede di guerra

Raccolta firme contro la decisione del Comune. "Altro che ambientalismo, è una tassa giornaliera sullo stipendio. E così si rischia di disincentivare chi viene in città per fare acquisti"

strisce blu
strisce blu

Da oggi nel centro di Monza scattano le strisce blu un po’ ovunque. "È una misura per fare cassa e colpire chi lavora", dicono dappertutto commercianti e commessi. La cerchia di via Manzoni diventa Zona di particolare rilevanza urbanistica (Zpru), entro la quale la sosta viene disciplinata dai soli parcheggi a pagamento. Dalle 8 alle 20, 7 giorni su 7, si paga 1,50 euro all’ora per le prime tre ore e 2,50 euro all’ora in quelle successive. Dalle 20 alle 24 tariffa unica di 2,50 euro per le quattro ore. Si può pagare con i nuovi parchimetri installati o con le app di MonzaMobilità, Easypark e Telepass.

«Per i datori di lavoro - osserva Christian Vitali, cotitolare del bar Teodolinda - è un disagio, perchè non abitando vicino dovremo per forza pagare. Lo stesso vale per i nostri commessi. È dichiaratamente un modo per fare cassa sulle spalle di chi lavora. Già prima la sosta era a rotazione, con il disco orario. Se a Monza arrivasse la metropolitana lasceremmo volentieri tutti a casa l’auto. Chi viene in centro per fare delle commissioni pagava già prima e può scegliere fra i negozi del salotto di Monza e i centri commerciali con parcheggio annesso. Chi lavora invece non ha scelta". Secondo i commercianti non si può neanche parlare di sosta parassitaria, perché chi arriva in centro va nei negozi e fa acquisti di vario genere, perciò porta indotto.

In qualsiasi negozio si entri ti accolgono musi lunghi e malcontento malcelato o dichiarato. "Ho scritto al sindaco - racconta arrabbiata Beatrice, commessa - perché la sosta a pagamento grava sul mio stipendio. Gli ho chiesto se sarebbe disposto a pagare lui il mio parcheggio. Arrivo presto tutte le mattine da Albiate e finora trovavo posto nelle vie laterali del centro, ora il mio stipendio verrà decurtato". Scontenta anche Elena, che lavora in una panetteria. "Vengo da Mariano - racconta -, la mia titolare ha un box nei dintorni, ma l’autosilo costa 20 euro al giorno. È una batosta per chi lavora".

Nei bar e nei negozi circola una raccolta firme contro la decisione dell’Amministrazione di aumentare di oltre 3mila posti i parcheggi a pagamento. "Un’azione - si legge nella petizione - che colpisce le fasce deboli, famiglie e lavoratori, senza fornire una reale alterntiva di trasporto pubblico efficiente". "Mi sarei atteso un tavolo di confronto - commenta Domenico Riga, presidente di Confcommercio Monza Brianza Milano - per poter esprimere perplessità, fare proposte e dare suggerimenti. Auspico che le scelte fatte non siano senza ritorno: almeno una prova d’appello mi auguro possa essere considerata". Resta invariata la possibilità di abbonamenti annuali per residenti o domiciliati sprovvisti di box e di posto auto privato, al costo di 150 euro.

Per i residenti viene raddoppiato il tempo di sosta gratuito giornaliero, che passa da 29 a 59 minuti utilizzando l’app di Monza Mobilità. Confermate le esenzioni già attive, ma fa discutere quella per le auto elettriche, costose e in mano a chi non ha certo problemi a pagare il parcheg gio.