Monza, nessun migrante in via Asiago. I residenti: "E' la fine di un incubo"

Nel 2016 erano sistemati in 14 tra bilocali e trilocali fino a 126 migranti a fronte di una realtà condominiale di 34 inquilini. Da lì i residenti avevano vissuto un periodo difficile fra notti insonni e paure

FACCINI-MIL11E_WEB

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Monza, 14 aprile 2018 - Lunedì una madre con la figlia piccola saranno trasferite e sono le ultime richiedenti asilo alloggiate in via Asiago 8/D. Poi, ha subito annunciato il sindaco Dario Allevi, «non solo ora, ma anche in futuro non ci sarà più alcun migrante assegnato dai bandi della Prefettura a via Asiago».

Già ieri le tapparelle erano abbassate e i balconi apparivano vuoti nella maggior parte degli appartamenti del condominio a Casignolo, quello al confine di Monza con Sesto lungo la ferrovia diventato negli ultimi due anni protagonista della cronaca come il «ghetto», il caso monzese in cui il sistema di accoglienza ha creato una situazione di sovraffollamento e invivibilità, arrivata a vedere sistemati in 14 tra bilocali e trilocali fino a 126 migranti a fronte di una realtà condominiale di 34 inquilini, in maggioranza giovani coppie con bambini piccoli.

Dall'estate le famiglie residenti hanno iniziato a denunciare le difficoltà di convivenza con il via vai continuo di profughi e il degrado delle loro case, il «caso via Asiago» è finito sotto i riflettori delle Tv, è stato uno dei temi della campagna elettorale dell’anno scorso che ha creato forti tensioni politiche con la Lega Nord in prima linea nella coalizione di centrodestra a spingere perché il condominio fosse liberato dai migranti.

Un obiettivo fatto suo dall’Amministrazione del sindaco Allevi, iniziato con anche uno scontro tra Comune e Prefettura (che è l’istituzione che ha la gestione dell’accoglienza), che domani sarà raggiunto, dopo che da circa un anno è stata avviata un’operazione di riduzione dei richiedenti asilo alloggiati in via Asiago.

Ieri il sindaco, accompagnato dagli assessori, è andato a incontrare i residenti nel condominio ormai semivuoto «perché si è risolto un enorme problema e finalmente in via Asiago si è tornati a vivere una vita normale. Era un nostro impegno – ha detto Allevi – abbiamo lavorato sotto silenzio con la cooperativa che ha l’assegnazione dei migranti e la Prefettura, e ora possiamo dire che lunedì (domani, ndr) con gli ultimi due migranti trasferiti, finisce un incubo». Per l’assessore alla Sicurezza e segretario cittadino della Lega, Federico Arena «qui due anni fa avevamo iniziato una battaglia e oggi sono contento di dire ai residenti di via Asiago lo slogan leghista: siete tornati padroni a casa vostra».