Monza, gli chef dei disperati cercano nuovi volontari

L’associazione Foodforall che distribuisce pasti a chi è in difficoltà visto l’aumento delle richieste chiede aiuto a persone e benefattori

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di Barbara Apicella

La pandemia non ferma il mondo del volontariato monzese. I volontari di Foodforall ritornano in cucina e ricominciano a sfornare e consegnare centinaia di pasti ai senzatetto che vivono in stazione centrale di Milano, e a consegnare pacchi alimentari alle famiglie monzesi in difficoltà. Ma da soli non riescono a far fronte alle numerose richieste: una ventina di volontari non bastano a soddisfare l’impennata di bisogno d’aiuto.

"Finalmente siamo riusciti a ritornare in pista - spiega Amrita Ceravolo, fondatrice di Foodforall -. Dopo i mesi del blocco per l’emergenza sanitaria siamo ritornati in stazione". Con numeri molto importanti: circa 150 i pasti che domenica a mezzogiorno (quando le mense dei poveri sono chiuse) sono stati consegnati a chi vive sotto il tunnel della stazione meneghina. Trovando una schiera di bisognosi molto diversa rispetto a quella che avevano lasciato a marzo. "Oltre agli stranieri, prevalentemente giovani, incontriamo anche molti italiani: uomini tra i 50 e i 60 anni che durante la pandemia hanno perso il lavoro e non hanno più un tetto sopra alla testa". Fondamentale il contributo dei volontari e dei benefattori con diversi esercenti di Monza che hanno donato cibo. "In questa fase non abbiamo voluto coinvolgere i ristoratori monzesi che in passato si sono sempre dimostrati molto generosi: il Coronavirus ha messo in ginocchio anche loro". Ma la generosità, per fortuna, non si è esaurita. "Abbiamo recuperato pasta e legumi che i nostri volontari cucinano direttamente nelle loro abitazioni. Noi forniamo anche le vaschette monodose che poi consegnamo agli utenti".

Domenica il pasto è stato generoso e, come sempre, vegetariano nel rispetto anche delle persone di religione islamica: pasta e verdura, pasta e lenticchie, riso con carote, fagioli al pomodoro, patate lesse, e anche il dolce con la torta di zucca e amaretti. "Malgrado le difficoltà e i pochi volontari siamo riusciti a portare a termine il nostro impegno". Ma ad avere bisogno non sono solo i clochard, ma anche le famiglie monzesi che una casa ce l’hanno, ma fanno fatica a riempire la dispensa. "In collaborazione con i Servizi sociali del Comune seguiamo una decina di famiglie di Monza alle quali consegniamo pacchi alimentari o anche materiale scolastico per i bambini". La dispensa inizia a svuotarsi: l’associazione ha bisogno di prodotti per la prima colazione, pasta, riso, passata di pomodoro, scatolame, frutta fresca, frutta secca e cioccolato. Per diventare volontari di FoodforAll (o per contribuire alla raccolta di cibo) si può inviare telefonare al 338.7053573.