“Modelle“ curvy e donne comuni in passerella

L’evento di Simone Gamberi ed Elisabetta Baviera al di là di stereotipi e pregiudizi sulla bellezza

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di Fabio Luongo

Un inno alla bellezza e alla femminilità delle donne di tutte le età, le taglie e le diversità. Una celebrazione dell’altra metà del cielo in quello che è per antonomasia il giorno più bello. Una sfilata di moda con abiti da sposa e da cerimonia proposti in passerella da donne comuni, taglie slim, modelle curvy e ragazze con disabilità, accompagnate dalle note e dai suoni dell’arpa e della chitarra, imbracciate da giovani musicisti. E’ l’originale iniziativa andata in scena a Lissone, un evento che ha voluto essere un’esaltazione della bellezza di ogni donna, per mostrare come ciascuna sappia essere femminile e incantevole, al di là di modelli stereotipati, differenze di superficie e pregiudizi.

Questo lo spirito con cui si è svolta “Harmony - La musica che avvolge il matrimonio“, manifestazione organizzata da Simone Gamberi, direttore del conservatorio di Cascina Biblioteca, e da Elisabetta Baviera, avvocata e modella curvy. La sfilata, sul tappeto rosso steso negli spazi davanti alla biblioteca di piazza IV Novembre, è stata il momento clou di un evento tutto dedicato alla musica, alla cultura e all’inclusione: accanto agli abiti bianchi firmati dalla stilista Carla Rubino e indossati da tanti tipi diversi di donna quanti se ne incontrano nella vita quotidiana, ci sono state infatti anche le esibizioni degli alunni dell’indirizzo musicale del centro di formazione Band&Theatre Company e del laboratorio “Orizzonte musicale“ promosso dal Centro aggregazione disabili della cooperativa Cascina Biblioteca. A rendere ancor più forte il messaggio inclusivo dell’iniziativa, la scelta per nulla scontata di usare come modelle per i vestiti da sposa non le classiche ragazze taglia 40, come troppo spesso avviene, ma poco meno di una trentina di donne comuni, e quindi alcune più magre, altre più robuste e altre con disabilità, esattamente come sono quelle che abitano le nostre città nella vita di tutti i giorni.