Riapertura scuole, “No al Green Pass ai minori”. L'appello dei genitori al Governo

I presidi: si rischiano classi in quarantena

Una protesta contro la dad

Una protesta contro la dad

I genitori del movimento ’La scuola è solo in presenza’ inviano un appello al Governo contro l’imposizione del Green Pass ai minorenni, perché contrario alle indicazioni degli enti internazionali che si occupano di vaccinazioni. Anche se i presidi della Rete scuole di Monza e Brianza preferiscono suggerire cautela per evitare la quarantena delle classi. Tuttavia i genitori vanno avanti. E citano l’Organizzazione mondiale della sanità secondo cui i bambini e gli adolescenti tendono ad avere una malattia lieve rispetto agli adulti, quindi - a meno che non facciano parte di un gruppo a più alto rischio di Covid grave - è meno urgente vaccinarli rispetto agli anziani, alle persone con condizioni di salute croniche e agli operatori sanitari. Nel Regno Unito, il Royal College of Pediatrics and Child Health raccomanda la vaccinazione solo per i ragazzi ad alto rischio di esposizione o di gravi esiti. "Crediamo pertanto che il legislatore italiano e il Governo debbano attenersi a criteri di prudenza e massima precauzione nei confronti dei minorenni – raccomandano i genitori –. Si aggiunga che la motivazione di bloccare la circolazione del virus attraverso la vaccinazione di massa estesa anche ai minori viene meno in quanto il virus Sars Cov-2 è stato definito, sin dall’inizio della pandemia, non eradicabile non avendo come solo ospite l’uomo. Meglio sarebbe, secondo la Rete nazionale scuola in presenza, destinare tali vaccini agli anziani e ai soggetti a rischio. Lo Stato imponendo il Green Pass ai minori, deve necessariamente farsi carico del rischio di eventi avversi, in quanto i genitori verrebbero demansionati dal suddetto provvedimento avente forza di legge".

Quindi il movimento diffida formalmente il Governo: "Facciamo appello anche al Presidente della Repubblica – dicono i genitori – affinché non sia dato il via libera a tale provvedimento riguardo ai minori. Il green pass e dunque la vaccinazione, per consentire attività relazionali, formative ed educative costituirebbe un grave danno per i ragazzi e l’Italia sarebbe un caso unico in Europa". Ancora dubbiosi i dirigenti scolastici: "Certo – riflette Guido Garlati, coordinatore della Rete scuole Mb – in vista della ripresa in presenza al 100%, un positivo in classe trascinerebbe tutti in quarantena".

Cristina Bertolini